La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 1 febbraio 2012

CAMORRA A MARCIANISE - LA DDA DI NAPOLI FERMA QUATTRO PERSONE

Nelle prime ore di stamane, la Squadra Mobile di Caserta, a conclusione di una articolata indagine coordinata dalla Procura Antimafia di Napoli, ha eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip del Tribunale su richiesta della D.D.A. partenopea, in relazione al reato di estorsione continuata, aggravata dalla metodologia mafiosa, nei confronti di elementi di spicco del clan MENDITTI, attivo nel comprensorio di Caserta, Marcianise (CE) e l’intera area metropolitana contigua al capoluogo, alleato dei Belforte di Marcianise (CE). Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli, che già lo scorso dicembre avevano portato all’esecuzione di altre 11 misure restrittive nei confronti dei vertici del citato clan, hanno ulteriormente confermato la prepotente ascesa dei “MENDITTI”, favorita dal progressivo indebolimento del clan BELFORTE, detti “I Mazzacane” di Marcianise (CE), scompaginato a seguito dell’arresto dei suoi capi storici e dalla scelta di collaborare con la giustizia di alcuni esponenti di spicco dell’organizzazione, ma protagonista negli anni 90’ di una sanguinosa faida con l’opposto clan “PICCOLO” con i quali, originariamente, gli stessi MENDITTI erano alleati. Il prosieguo delle indagini, infatti, ha svelato il coinvolgimento dei destinatari delle misure cautelari eseguite oggi in diffuse attività estorsive, in danno di imprenditori edili e del settore del noleggio videogiochi, che risultano particolarmente remunerativi per le organizzazioni camorristiche. In particolare, la misura cautelare ha messo in luce un’ulteriore vicenda estorsiva, commessa dal 2005 ad oggi, in danno di un affermato imprenditore, operante nel settore del noleggio dei videogiochi, costretto a pagare mensilmente un rateo estorsivo di 5000 euro.

La misura restrittiva eseguita questa mattina, riguarda le persone di seguito elencate:



1. MENDITTI Alessandro, fu Francesco, nato a Recale (CE) il 28.4.1973, ivi res., pregiudicato, detenuto;

2. MENDITTI Andrea fu Francesco, nato a Recale (CE) il 9.7.1974, ivi res., pregiudicato, detenuto;

3. MENDITTI Fabrizio fu Francesco, nato a Caserta il 04.07.1978, res. in Casapulla (CE), pregiudicato e detenuto.;

4. FISIO Giuseppe, nato a Santa Maria Capua Vetere il 20.04.1976, domicialito a Portico di Caserta (CE), pregiudicato.



Il prosieguo delle indagini, quindi, ha permesso di rilevare l’attuale e spiccata pericolosità dei “MENDITTI”, consentendo anche di delineare altresì il ruolo di fidato esattore del pizzo del citato FISIO Giuseppe, cognato del capo clan MENDITTI Alessandro, circostanza che conferma il carattere famigliare del gruppo criminale, come rilevato in occasione dell’operazione del 19 dicembre scorso che portò all’arresto anche di MEROLA Carmela e BRACCIO Anna, rispettivamente mogli dei germani Alessandro e Fabrizio MENDITTI.