La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 24 gennaio 2012

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: EVASI OLTRE TRE MILIONI DI EURO DI TRIBUTI LOCALI PER IL CONFERIMENTO IN DISCARICA DI CIRCA SEICENTOMILA TONNELLATE DI RIFIUTI UN SOGGETTO DENUNCIATO A PIEDE LIBERO ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA.

Continua incessante l’impegno dei militari del comando provinciale della guardia di finanza di napoli nella lotta all’evasione fiscale.


I militari appartenenti al nucleo polizia tributaria di napoli, al termine di minuziose attivita’ di verifica fiscale nei confronti di societa’ operanti in regime di oligopolio nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, hanno constatato il mancato versamento del tributo locale dovuto alla regione campania a fronte di circa 600mila tonnellate di rifiuti conferiti nella discarica di chiaiano (na), pari a cinque euro per tonnellata sversata.

La societa’ coinvolta non ha, quindi, versato nelle casse statali circa tre milioni di euro per l’avvenuto conferimento e smaltimento delle seicentomila tonnellate di rifiuti, realizzando, in concomitanza, un’evasione d’imposta in materia di iva per circa centomila euro.

Il rappresentante legale di una delle societa’ sottoposte a verifica e’ stato denunciato a piede libero alla procura della repubblica presso il tribunale di napoli per il reato di appropriazione indebita. Nella circostanza, la guardia di finanza partenopea ha accertato che la societa’ incaricata dello smaltimento ha, comunque, regolarmente addebitato agli enti pubblici interessati, per i quali prestava il proprio servizio, il canone relativo allo sversamento dei rifiuti omettendo poi di versare tali somme all’erario.

Di fatto, la societa’, attraverso un ingegnoso e fantasioso artifizio contabile, e’ riuscita a far confluire i tre milioni di euro nella gestione caratteristica dell’azienda, facendolo apparire come un regolare introito incamerato a fronte dell’attivita’ prestata.