Non c’è un colpevole per l’omicidio di Ciro Villanova detto Ciro o blindato ucciso il 19 febbraio 2005 fra Carditello e Cardito . Molti avevano associato l’omicidio anche al clan dei bel forte poiché le estorsioni nel’hinterland napoletano a ridosso del territorio di Marcianise venivano comunque riferite anche negli ambienti malavitose della provincia di Caserta . Il caso giudiziario poiché di quello di tratta del’omicidio di Ciro Villanova oggi non ha colpevoli . Lo ha deciso la la terza corte di assise di Napoli che oramai con sentenza passata ingiudicata e senza che il pubblico ministero abbia fatto appello alla assoluzione, ha dichiarato non colpevoli Biagio de Rosa e Davide Guerra di Cardito il primo e di frattamaggiore il secondo perchè non furono loro ad uccidere Ciro Villanova . In primo grado erano stati condannati al’ergastolo , ma poi con una difesa argomentata e studiata dall’avvocato difensore Fabrizio Iorio ha stabilito che le intercettazioni eseguite al’interno del carcere di Poggioreale fra Il Guerra e i familiari non erano valide tali da colpevolizzare i due imputati che adesso sono completamente liberi da ogni accusa . Ma c’è anche un’altra cosa ed è quello che il cadavere di Ciro Villanova non fu mai ritrovato e quindi anche per questo la condanna di primo grado venne messa non tenendo conto di ciò . La sentenza depositata il 4 giugno 2009 è divenuta irrevocabile e quindi gli imputati adesso liberi dalle accuse dovranno in ogni caso chiedere il risarcimento del danno dovuto anche ad una condanna ingiusta che poi è stata cancella dalla corte di appello. Il suo omicidio che secondo alcuni fu anche un atto atroce perché il Villanova fi rinchiuso in un bidone mai ritrovato. Doveva essere soltanto picchiato perché si era permesso di chiedere le estorsione nell’hinterland napoletano . Ma visto che qualcuno che operava sul posto seppe di questo , partì la spedizione punitiva che in ogni caso si tramutò in un atto di decesso . In quel periodo la camorra imperversava a tal punto che gli omicidi non si contano . Il Pm della procura generale della cote di appello chiese una condanna a quattro anni di reclusione.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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