Non c’è dubbio che quando il giorno seguente, le misure restrittive erano state eseguite con l’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla procura dalla repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei confronti della signora Sandra Lonardo e gli esponenti politici dell’Udeur campano fra cui anche il ministro della giustizia Clkemente Mastella , si capì che la stessa doveva avere un seguito. Attraverso la cronaca giudiziaria che espletavo per un giornale provinciale nel gennaio 2008 ammisi , e c’è anche una intervista ad una televisione campana , che l’indagine era soltanto agli inizi ed la seconda tranche era ancora più corposa e vi erano più indagati osai anche il numero una quarantina. La mia tesi si avvalorava , perché essendo un cronista di giudiziaria avevo constato che fra i nomi degli indagati e quelli che erano all’interno del provvedimento della misura coercitiva vi erano delle anomalie , non erano inserite nel frontespizio a cui faceva riferimento .
Sbirciando infatti oggi l’ordinanza di custodia cautelare sui può constatare che l’indagine e il conseguente procedimento penale prende spunto da diversi capi di imputazione contestati il 14 gennaio 2008 nel provvedimento emessa dal gip dell’epoca del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Chiaromonte e chiesta dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere dove un il procuratore della repubblica Mariano Maffei fu criticato da tutta la stampa nazionale perché aveva nascosto una indagine sul nipote .
Sbirciando infatti oggi l’ordinanza di custodia cautelare sui può constatare che l’indagine e il conseguente procedimento penale prende spunto da diversi capi di imputazione contestati il 14 gennaio 2008 nel provvedimento emessa dal gip dell’epoca del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Francesco Chiaromonte e chiesta dalla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere dove un il procuratore della repubblica Mariano Maffei fu criticato da tutta la stampa nazionale perché aveva nascosto una indagine sul nipote .