La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 14 ottobre 2009

CASTIGARE RIDENDO MORES

Ovvero indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone.
Della serie ridiamoci sopra.
Il Mattino del 14/10/09 ha reso pubblica un’Ordinanza del Sindaco di S.Maria C.V. atta a reprimere, con l’istituzione di multe esose , il fenomeno della prostituzione a Via Napoli.
Al riguardo molti dubbi potrebbero essere sollevati cominciando dalle motivazioni che hanno orientato l’emanazione del provvedimento. Si potrebbe cominciare col dire che i rifiuti di Via Napoli purtroppo non si limitano ai “residui organici” determinati dalla presenza della prostituzione , ma concernono anche e soprattutto scorie nocive. Nessun provvedimento è stato, però, ancora emesso per la bonifica dei siti in questione.
La citata Ordinanza vieterebbe, inoltre, a detta del quotidiano, anche di indossare un “abbigliamento indecente o di mostrare nudità” . Essa, quindi, tradisce una nobile vocazione , quella di qualificare e diversificare il look di una prostituta . L’impresa, si rivela , però, titanica giacchè è difficile distinguerla.“ Il trucco pesante, i tacchi acuminati, le nudità esposte, sono ormai caratteristiche troppo ordinarie, riscontrabili in molti talk-show televisivi pomeridiani”.
Ciò nonostante L’Amministrazione Comunale ci sta, forse, meritoriamente provando ad imporre una nuova uniforme più spiritosa che aiuti il passante a identificare senza problemi la persona giusta. Se è questo il suo obiettivo dovrebbe avvalersi della collaborazione delle principali aziende del settore, semmai remunerandola con qualche consulenza. “ Anche se sarebbe , invece, più appropriato, oltreché legale, indire un concorso tra i principali stilisti italiani, purché non presentino le loro normali collezioni, troppo volgari e che non aiutano a stabilire alcuna differenza”. Bisognerebbe riqualificare, allora, anche Via Napoli secondo i canoni classici dello sviluppo urbano. Sostituire, cioè, le piazzole fangose e le campagne con uno stupendo Centro commerciale caratteristico dell’economia locale . “Le prostitute (pardon “escort” , in questo caso) potrebbero allestire bancarelle e chioschi dove il cliente potrebbe anche rifornirsi di mestoli di rame e olio extravergine da portare alla moglie, al rientro a casa . Per far cessare, infine, il vergognoso spettacolo delle ragazze sedute a gambe larghe su inospitali guard-rail, si potrebbe dotare questi ultimi di comodi cuscini ergonomici”.
Ritengo giusto che la politica si ribelli a spettacoli sconci e si incammini verso una necessaria moralizzazione e sarebbe, pertanto, necessario consentire ad essa addirittura di entrare nelle nostre case per sanzionare “i rumori ritmati e molesti delle testiere dei letti che sbattono contro il muro e disturbano la gente che lavora e la notte dorme ( purtroppo )”.
Per un poco di tempo, infatti, ho temuto che il senso d’integrità morale della maggior parte di coloro che lavorano nell’ambiente politico, fosse stato alterato anch’esso dalla professione più antica del mondo diffusasi, ormai, in tutti settori della vita quotidiana senza eccezioni nemmeno per il mondo politico. Siamo sicuri che sia solo Via Napoli il luogo ove si domandano e si vendono prestazioni indecenti ? Non ci sono proprio altri siti da bonificare ? Oppure sotto i nostri occhi sono stati istituzionalizzati altri spazi pubblici che somigliano tanto alle c.d. “case chiuse” vietate per legge?
Anticamente anche le fiere agricole ove si teneva il “ mercato delle vacche” erano frequentate da prostitute che tuttavia , non potendo servirsi dei moderni strumenti anticoncezionali, praticavano il cosiddetto “Salto della quaglia”, modo di dire popolare, molto diffuso tra i giovani del tempo, che serviva ad indicare la pratica del coito interrotto. Anche il lessico adoperato era un tantinello più castigato , infatti anziché parlare di “clienti” si preferiva indicare coloro che fruivano dei servigi delle prostitute con il termine più elegante di “utilizzatori finali”.
La domanda che mi pongo è come individuare gli utilizzatori finali dei vari tipi di prostituzione esistenti ? Chi sono? Dove risiedono? Impiegano più la loro autovettura oppure , in maniera impropria, gli scranni di qualche Palazzo (lontano od anche vicino)?
Gerardo D’Amore 14/10/09