“E’ arrivato il momento di giocare a carte scoperte,
di smetterla con gli impegni presi la sera e disdetti la mattina. E’ ora che
chi ha a cuore il futuro e la forza del Partito Democratico casertano si assuma
le proprie responsabilità per superare lo stallo sulla nomina degli organismi
dirigenti”. Il segretario provinciale del Partito Democratico di Caserta
Raffaele Vitale rinnova l’appello ai democratici casertani per giungere ad un
accordo condiviso sulla gestione del partito alla vigilia delle elezioni
regionali. “Tutti sanno - aggiunge Vitale - che la discussione sugli
organigrammi non mi appassiona e che preferisco dibattere dei grandi temi,
quelli che interessano i cittadini. Purtroppo, però, il partito casertano è stato
trascinato in queste sabbie mobili e, nonostante tutti a parole, si dicano
disponibili a voltare pagina, fino ad oggi non si è riusciti a trovare una
sintesi. Tutte le soluzioni che abbiamo proposto sono state respinte, quasi
come se si cercassero pretesti per non uscire dall’attuale fase di stallo.
Abbiamo, perciò, inviato una missiva al segretario regionale Assunta
Tartaglione e al candidato a governatore Vincenzo De Luca per informarli della
situazione attuale e perché possano rendersi direttamente conto dell’evoluzione
di questo surreale dibattito”. “Se avessimo impostato il dibattito sulle
caselle da occupare per tutelare posizioni personali avrei già provveduto a
nominare la segreteria ma abbiamo scelto di aprire una fase nuova puntando a
rafforzare il partito per cercare di far contare di più Caserta in Campania.
Volendo esser ancor più esplicito dico che il tema non è far pace con l’area
che ha come riferimento Caputo ma unire i territori. E’ su questa linea che
vogliamo costruire un accordo politico e non certo sulle percentuali o sul nome
di chi debba andare a occupare una determinata casella. Questo modo di
ragionare lo lascio ad altri, quelli che indossano i panni del mediatore ma poi
navigano sottotraccia per paralizzare il confronto”.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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