La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 2 gennaio 2011

PDL AL PALO - PD QUASI SCOMPARSO E COSENTINO GUAZZA FRA LE AMINISTRAZIONI DI CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA CHE QUADRO DESOLANTE PER CASERTA E PROVINCIA CHE E' IL CESSO D'ITALIA

CI HANNO INVIATO QUESTA EMAIL CHE NOI SOTTOPONIAMO ED AVALLIAMO CON PROFONDO SPIRITO COSTITUZIONALE - HA RAGGUINTO

Il centrosinistra non c'è più. Non c'era da tempo a dire il vero in provincia di Caserta ma, adesso, con la caduta dell'amministrazione Petteruti, non c'è più nemmeno dal punto di vista amministrativo. Sembrano distanti anni luce i tempi in cui De Franciscis, dopo aver battuto alle provinciali Cosentino, “regnava” in Provincia e controllava il Comune capoluogo attraverso il “fido” Petteruti. E poteva fare da sponda ad amministrazioni neo uliviste a S. Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Marcianise, Maddaloni, Mondragone, Castelvolturno. Insomma solo Capua e Aversa, tra i grandi centri, erano rimaste di centrodestra. Ebbene tutte questa esperienze amministrative sono finite miseramente. Negli ultimi due mesi è caduto di Meo a Sessa e, quasi contemporaneamente Giudicianni a S. Maria (miope e inutile il ribaltone attuato dalla parte del Pdl guidata da Paolo Romano) e infine Petteruti, mandato a casa mentre si preparava a ritirare le dimissioni e prolungare l'agonia di una città devastata. Insomma il Pd e i suoi accoliti sono stati bravissimi ad autodistruggersi gettando come ponte per il futuro la candidatura di Carlo Marino a Caserta, di uno ossia che con la sinistra non ha nulla a che vedere e che è stato sconfessato il giorno dopo la vittoria alle primarie. E il Pdl invece che fa? Nulla, come al solito decide di non decidere lasciando che a Caserta Pio del Gaudio, Adolfo Russo e Luigi Falco si azzuffino a vicenda. Un quadro davvero desolante...
Nemo