La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 dicembre 2009

CASO COSENTINO -NUOVE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI , MA SI RISPONDE CON UNA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

Riguardo ad una fuga di notizie che avrebbe fatto da contorno alla vicenda giudiziaria del Sottosegretario all'Economia, Nicola Cosentino, i senatori del Pdl Luigi Compagna e Carlo Sarro hanno ritenuto necessario rivolgere un' interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia Angelino Alfano. Nell'interrogazione inviata al Guardagisigilli Compagna e Sarro ricostruiscono, come nel caso giudiziario dell'onorevole Cosentino, sia ravvisabile da parte della magistratura titolare dell'inchiesta, un ripetuto ricorso a indiscrezioni giornalistiche che ''avrebbe compromesso nelle fasi piu' delicate ogni riservatezza delle indagini ed ogni rispetto delle prerogative istituzionali''.
Ad insospettire inoltre i due parlamentari non sarebbe solo la tempistica dimostrata da alcune testate nel dare conto degli eventi, ma ''anche il legame di parentela esistente tra un magistrato del tribunale di Napoli, in servizio presso la sezione preposta al riesame dei provvedimenti di custodia cautelare, e un giornalista partenopeo, autore di un servizio che annunciava l'imminente notifica di un provvedimento di custodia cautelare nei confronti dell'onorevole Nicola Cosentino''.
''In tal senso, i parlamentari chiedono al ministro ''di disporre ulteriori verifiche e di prendere in considerazione la necessita' di segnalarle al Consiglio Superiore della Magistratura per avviare gli accertamenti del caso, nonche' per adottare i conseguenti provvedimenti disciplinari.''