La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 15 novembre 2008

ESCLUSIVO - IL PENTITO AMODIO PARLA - FIAMME GIALL E CARABINIERI NEL MIRINO DELLA MAGISTRATURA SAMMARITANA

Caserta. Parla il collaboratore Pietro Amodio e la procura mette sotto inchiesta sottufficiali della guardia di finanza insieme a un carabiniere e un comandante dei vigili urbani , ma ci sono anche dei commercianti di santa Maria Capua Vetere e San Prisco. Accusati di corruzione nove sottufficiali in servizio presso il nucleo della guardia di Finanza di Caserta , un comandante della caserma dei carabinieri di un piccolo centro del casertano, un comandante dei vigili urbani, un ex commerciante di Santa Maria Capua Vetere e due fratelli di san Prisco , sono al centro di una inchiesta finalizzata ad eludere le indagini dell’autorità giudiziaria per il reato di Usura. In totale sono 15 persone a cui la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha notificato ad una parte degli indagati l’avviso di conclusione indagini affidate già al pm Alessandro Cimmino . In cambio tutti gli indagati ricevevano regalie fra i 15 euro e 30 mila euro , ma inoltre si servivano anche di auto e addirittura prelevavano senza pagare nessun costo auto di grossa cilindrata , ma anche utilitarie. In particolare con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso poste in essere anche in tempi diversi, in qualità di pubblici ufficiali , gli appartenenti alla Guardia di Finanza di Caserta indagati adesso , ma incaricati all’epoca , delle verifiche fiscali ed indagini patrimoniali presso una ditta di Santa Maria Capua Vetere , per compiere atti contrari ai doveri di ufficio e segnatamente di orientare le indagini evitando l'accertamento del reato di usura e concludendo le stesse contestando esclusivamente un processo verbale per irregolarità fiscali, ricevevano utilità, consistite nella promessa di una autovettura nonché, ricevendo altre utilità quali diverse buste contenenti somme di denaro, orologi ed altri beni per un totale complessivo di circa €. 15.000 ciascuno ma in questo caso anche il titolare della ditta risulta indagato per avere dato soldi in cambio di piaceri. Ma ci sono poi alcuni appartenenti alla fiamme gialle che addirittura avrebbero comunicato una informativa conclusiva errata all’autorità giudiziaria di Roma ricevendo in cambio tre buste con diverse migliaia di euro. Al centro dell’’inchiesta due verifiche fiscali una a Santa Maria Capua Vetere, l’altra a San Prisco che erano state segnalate dall’autorità giudiziari di Roma perché avevano scoperto che i due commercianti commettevano il reato di usura. A parlare dei legami fra i commercianti di Santa Maria Capua Vetere e San prisco sarebbe stato il collaboratore di giustizia Pietro Amodio. Non a caso l’inchiesta è caratterizzata dai lunghi interrogatori eseguiti per lo più davanti a magistrati della direzione distrettuale antimafia di Napoli che poi sono stati inviati alla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere . Più di cinquecento pagine dove il collaboratore di giustizia faceva riferimento a regalie ed intrecci anche politici che vi erano stati fra i sottoufficiali della guardia di finanza di Caserta e gli stessi commercianti . Ma non finisce qui perché anche un maresciallo dei carabinieri in servizio presso una caserma dei carabinieri di un piccolo centro alle porte di Caserta avrebbe ricevuto dall’Amodio una Wolkvagen Golf Turbo diesel 1900 di cilindrata per aver omesso controlli sull’attività di autorivendita dell’Amodio e nell’interrompere controlli ed azioni di pg in corso presso le autofficine meccaniche di interesse, ricevendo così a prezzi ridottissimi auto di grossa cilindrata. Per questi motivi avvisò anche l’Amodio della denuncia di due cittadini extracomunitarie per violenza sessuale inchiesta conclusa con una condanna e successivamente informando dell’attività investigativa del nucleo operativo di appartenenza . I controlli però venivano omessi anche dal comandante dei vigili Urbani del piccolo centro casertano al quale è contestato lo stesso reato del sottufficiale dei carabinieri. La divisa Blu, infatti, riceveva una fiat punto di colore verde 5 porte regalata alla moglie del comandante da Pietro Amodio.