Comune e Sace c’è l’udienza davanti ai giudici napoletani a carico di sindaci, amministratori e funzionari pubblici . La cattiva gestione dei servizi e dei contratti per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani sarà motivo di un udienza davanti alla sezione regionale della corte dei conti per il prossimo 18 novembre 2008. Acclarato oramai che il tribunale di Santa Maria Capua Vetere non ha condannato nessuno degli indagati poiché i fatti si riferiscono dal 1996 al 2004 e quindi in linea di massima già chiusi da atti di conclusioni indagini e di prescrizione, adesso il caso delle fatture maggiorate pagate da due diverse amministrazioni del comune di Caserta alla società Sace, operante nel servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, viene ripreso dai i giudici napoletani che in ogni caso dovranno decidere se dichiararli colpevoli o innocenti. La vicenda riguarda i contratti stilati dall’amministrazione comunale di Caserta dagli anni al 1996 al 2004. Il Procuratore regionale della Corte dei Conti Arturo Martucci di Scarfizzi, in un passaggio della relazione svolta sull’attività della sezione campana qualche anno fa , non manca di sottolineare quanto accaduto nel capoluogo di Terra di Lavoro. «Particolare rilevanza- disse - spesso anche in dipendenza di lodi e sentenze vanno assumendo gli episodi di cattiva gestione dei contratti per la raccolta di rifiuti solidi urbani. Tra i casi più in evidenza, v'è quello del contratto di raccolta dei rifiuti stipulato e gestito dal Comune di Caserta ove, anche a seguito di una scrupolosa indagine della Guardia di Finanza, è emerso un danno per le finanze comunali di oltre 40 milioni di euro a seguito di erogazioni ed elargizioni ritenute non dovute alla ditta appaltatrice del servizio. L'atto di citazione è già stato notificato ai presunti responsabili ed è stata fissata, nel 2004, la relativa udienza di discussione». Il caso si riferisce alle lunghe e complesse indagini eseguite dai finanzieri del Nucleo Regionale di polizia tributaria Campania che quattro anni fa segnalarono alla Procura Regionale della Corte dei Conti, il pagamento da parte di due diverse amministrazioni comunali, di somme non dovute (per 40 milioni di euro) alla Sace società appaltatrice del servizio di smaltimento dei rifiuti. Per le fiamme gialle sarebbero responsabili non soltanto alcuni amministratori dell’attuale e precedente amministrazione ma anche i vertici della Sace per aver cagionato, anche con comportamenti fraudolenti, un danno pubblico di rilevantissimo importo. Quei 40 milioni di euro, dice
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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