In data odierna, nel comune di Santa Maria Capua Vetere (CE),
i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Carabinieri di
Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con la locale Stazione Carabinieri,
hanno dato esecuzione a ordinanza di custodia cautelare al regime degli arresti
domiciliari emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli su conforme richiesta
della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli nei confronti di CASERTANO Vittorio,
cl. 65 per il delitto di tentata estorsione.
Il presente provvedimento scaturisce da indagini condotte tra
i mesi di luglio e agosto 2015, dai Carabinieri della Compagnia Carabinieri di
Santa Maria Capua Vetere sotto la direzione della DDA di Napoli, a seguito
della denuncia sporta dal presidente di una cooperativa che, all’indomani della
stipula del contratto di affitto per la gestione di parcheggi privati ubicati
nei pressi del palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere, riceveva una
serie di minacce e aggressioni, sia tisiche che verbali da parte del CASERTANO,
soggetto conosciuto quale gestore di fatto del parcheggio sito davanti al
locale commissariato.
Come riportato dal GIP nell’ordinanza di custodia cautelare, le
indagini hanno permesso di appurare che:
- gia a partire dall’anno 2014, allorché vi erano stati
alcuni tentativi di “avvicinamento" delle persone offese volte a
dissuaderle dal partecipare all’affare;
- all’indomani della stipula del contratto di afiitto agli
avvertimenti erano seguite vere e proprie minacce ed aggressioni anche iisiche
da parte del CASERTANO;
- le minacce venivano portate avanti con il gergo criminale
tipico del contesto camorristico con le frasi "sono uno che sta in mezzo
alla strada" "mi sono fatto dieci anni di carcere", al fine di dare
risalto alla propria caratura criminale
Il CASERTANO Vittorio é considerato soggetto affiliato al
Clan BELFORTE di Marcianise e gia in passato era stato raggiunto da
provvedimenti giudiziari per la propria appartenenza al Clan per conto del
quale, presso il parcheggio di cui aveva la disponibilità, avrebbe custodito
armi e veicoli utilizzati per commettere reati, e per aver tentato di imporre
il racket della macchinette sui bar della citta del foro all’indomani della
disarticolazione del Clan AMATO che storicamente gestiva l’attività.
Il GIP ha sottolineato, nella parte relativa alle esigenze
cautelari, come la condotta, per le modalita di azione e le circostanze
fattuali in cui e maturata, induca a ritenere concreto ed attuale il pericolo
di condotte recidivanti e tanto anche in considerazione della personalita
dell’indagato come emerge dai precedenti penali a suo carico.
Il provvedimento si colloca nell’ambito delle numerose indagini
dirette da questa Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed incentrate sul
Comune di Santa Maria Capua Vetere che gia hanno portato alla disarticolazione
prima del Clan AMATO e quindi del Clan FAVA, mantenendo viva l’attenzione
all’evoluzione delle realtà criminali del territorio.