Le indagini di cui all’odierna ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Caserta sono state coordinate dai Magistrati della DDA di Napoli, Procuratore Capo Dott. Giovanni Colangelo, Procuratore Aggiunto Dott. Giuseppe Borrelli, dal GIP Mario Morra e dal Sostituto Procuratore Dott. Vincenzo Ranieri
Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 6 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso ed associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, avviata
nel marzo del 2012, ha permesso di ricostruire una serie di episodi criminosi
commessi da gruppi di soggetti diversi nell’ambito di un contesto temporale che
va dal 2012 ed il 2013.
In particolare, l’indagine ha
consentito di appurare l’esistenza e l’operatività di un gruppo criminale di
stampo mafioso riconducibile a Capone Giovanni, cl. 65, referente del clan Belforte
sul comune di Caserta, ai suoi familiari
ed al suo factotum, i quali si sono resi responsabili di una serie di richieste
estorsive ai danni di commercianti del capoluogo. Le richieste di "pizzo”
formulate a titolari di esercizi commerciali, che hanno denunciato gli episodi
di cui erano stati vittime, venivano formulate in cambio di una ipotetica protezione
concessa loro.
Nel medesimo arco temporale e
spaziale, gli inquirenti hanno individuato l’esistenza su Caserta di due organizzazioni
dedite allo smercio di sostanze stupefacenti. I due gruppi criminali,
organizzati per la distribuzione dello stupefacente nell’ambit0 di altrettanti
rioni (Parco dei Fiori e Rione Vanvitelli), si rifornivano in Caivano (NA) ed
erano capaci anche di provvedere alla trasformazione della sostanza acquistata.
Essi utilizzavano un linguaggio
convenzionale diretto a dissimulare
l’oggetto delle conversazioni ("caffe",
"cioccolata", "torta", ecc.).
Uno dei gruppi aveva creato anche
una rete di solidarietà interna all’organizzazione per i momenti di difficolta
economica, con contatti periodici per sollecitare le ripresa dei"consumi"
nei periodi di allontanamento. Altra peculiarità propria di questo gruppo era l’effettuazione
di ”servizi” aggiuntivi, come la consegna dello stupefacente a domicilio.
Nel corso dell’attività
investigativa la p.g. ha proceduto all’arresto di n. 7 persone e a sequestrare,
complessivamente, 900 gr. circa di droga di vario genere (cocaina, hashish e marijuana),
nonché a documentare numerosissimi episodi di cessione di sostanza stupefacente.
Tra i destinatari del
provvedimento 2 sono già reclusi presso case circondariali e 1 e già sottoposto
agli arresti domiciliari per altra causa. ,
ELENCO DESTINATARI MISURE
CAUTELARI IN CARCERE:
1. SPAZIANTE ALBERTO FRANCESCO,
1975,
DETENUTO AGLI AA.DD.; ~
2. CAPPA MAURIZIO, 1977;
3. IUCCHITTO FABRIZIO 1981, DETENUTO PRESSO CASA CIRCONDARIALE DI
SANTA MARIA CAPUA
VETERE (CE);
4. CECERE ALBERTO, 1973, DETENUTO
PRESSCF CASA CIRCONDARIALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE);
5. ZAMPELLA ROSA 1992;
ARRESTI DOMICILIARI:
6. PICCIRILLO MARIA, 1967,.