Comunicato Stampa Associazioni Civiche S. Maria C.V.
Negli ultimi giorni vi è stato un grande affannarsi per le
sorti della “Conservatoria dei Registri Immobiliari” di Santa Maria Capua
Vetere, minacciata di essere trasferita in Caserta, per motivi ancora non
molto chiari.
Noi delle associazioni che abbiamo contribuito, in modo
determinante e come tutti sanno, alla nomina del nostro sindaco ed alla
nascita dell’amministrazione in carica, abbiamo il diritto dovere di
chiarire la nostra posizione in merito e far conoscere a tutti quali sono
state le nostre iniziative di fronte a questo avvenimento che ha
dell’inverosimile.
Innanzitutto vogliamo ricordare come e quando nel nostro
programma elettorale abbiamo parlato di gioielli di famiglia e abbiamo
inserito tra questi anche gli uffici della “Conservatoria dei Registri
Immobiliari”, non per far numero, ma perché trattasi veramente di un
gioiello per una città storicamente tanto conosciuta e tanto ammirata.
Questi uffici, secondo la normativa vigente, sono incaricati
“…. dell’esecuzione delle formalità
prescritte per la conservazione delle ipoteche e per la consolidazione delle mutazione
delle proprietà dei beni stabili ….” … in breve tengono un monitoraggio
continuo sui trasferimenti di proprietà di tutti gli immobili e di
eventuali debiti ad essi legati.
Funzione indispensabile per uno stato civile.
Di ciò e della sua necessità, già, oltre duecento anni fa,
il grande Napoleone si rese conto e nel corso delle sue scorribande dalle
Alpi alle Piramidi trovò il tempo di conquistare il regno delle due
Sicilie. Da grande condottiero e… grande amministratore pubblico, emise il
Codice Napoleonico e quindi una serie infinita di decreti tra
cui ricordiamo solo quello del 27/6/2008 n°99.
In forza di questi provvedimenti legislativi nasceva in
Santa Maria Capua Vetere la città giudiziaria con i suoi uffici e con
tanti altri uffici ad essi connessi. Tra questi la “Conservatoria dei
Registri Immobiliari”. Successive variazioni di potere quale
l’era borbonica, savoiarda, di regime mussoliniano ed infine quella
repubblicana non hanno mai modificato la struttura e, nello specifico,
l’ubicazione di questi Uffici giudiziari e di questa Conservatoria,
strettamente connessi tra di loro per ovvi motivi di funzionalità giuridico
– amministrativa.
E qui purtroppo nel 2015 succede una cosa tipicamente
italiana. Un “grazioso” importante funzionario e dirigente compartimentale
pubblico, pretendendo di aver capito tutto della spending review, in
materia di riduzione della spesa pubblica, interpreta a modo suo una
circolare ministeriale che demanda ai dipartimenti alcune riflessioni
operative.
Si, si tratta proprio di una circolare esplicativa sulla
spending review.
Il dirigente disattento decide di trasferire a Caserta la
Conservatoria dei registri immobiliari. La montagna ha partorito il
topolino. Nientemeno che quanto non hanno ritenuto giusto fare in duecento
e più anni di storia famiglie reali, duchi e lo stesso stato repubblicano,
oggi un dirigente pubblico può con una semplice sua disposizione
trasferire l’ubicazione dei nostri uffici ipotecari in un’altra città.
C’è forse qualche dietrologia o c’è solo una cattiva
conoscenza della valenza giuridica di una circolare, che per sua natura
non è annoverabile né tra le norme primarie né secondarie, ma resta una
disposizione utile per chiarire punti controversi e che nella sostanza
resta comunque sempre una circolare.
Il putiferio che ne è nato ha fatto si che già girano sul
WEB le immagini della nuova ubicazione e come tutti possono vedere si tratta
di locali assolutamente inidonei perché fatiscenti, umidi ed insufficienti
e, cosa ancor più grave non sono ubicati nella stessa città dove da
duecento anni operano gli uffici giudiziari, contravvenendo, da sprovveduto,
e disattendendo ad altra norma che non possiamo non citare.
Trattasi della legge 18 giugno 2009, n°69, che al secondo
comma dell’art. 64 testualmente recita “Sono
in ogni caso confermate e restano nelle loro attuali sedi le sezioni
staccate operanti in città sedi circondariali di tribunale”.
Quale ulteriore inutile precisazione di fronte ad una verità
giuridica così pacchianamente ignorata da funzionari pubblici di grado
superiore. Forse qualcuno pensava di arrotondare lo stipendio già di per
se cospicuo ? Non vogliamo credere questo, ma vogliamo che chi ha
sbagliato corregga il tiro e rientri nei ranghi. Altrimenti non ci
resta che chiamare il grande Napoleone, che in modo o nell’altro
sicuramente si esprimerà in questi termini. “IO VE L’HO DATA E GUAI A CHI
LA TOCCA.
Per concludere, la proposta delle associazioni, sempre
vigili su quanto è la vita di questa città ed in uno con quanto ha fatto e
sta facendo il sindaco siamo per una difesa a spada tratta contro ogni
azione che vada nella direzione del trasferimento a Caserta della Conservatoria
dei registri immobiliari. Per noi è giusta e percorribile l’idea di ubicare
tutti gli uffici citati nell’area monumentale del ex carcere di piazza San
Francesco, previo concessione di disponibilità da parte dell’università
(di tanto l’ottimo rettore ha già dato per vie informali una concreta
disponibilità sensibile alla delicata questione).
Vogliamo precisare, senza esaltare oltre ogni merito la
validità della nostra proposta, che abbiamo corredato la stessa con una
robusta documentazione, già in possesso del sindaco. La struttura pubblica
in argomento è un vero monumento ed è degnamente idonea a custodire migliaia
e migliaia di registri e faldoni (la maggior parte dei quali scritti a
mano), documenti storici, certificazioni di ogni genere e quanto altro é
patrimonio culturale di questa città.
Santa Maria Capua Vetere, oggi 29 settembre 2015
Dott. Nicola Cantone
Portavoce delle Associazioni