In data odierna, è stata data
esecuzione, a cura del ROS di Caserta, del Nucleo investigativo Centrale della
Polizia Penitenziaria e della Squadra Mobile di Caserta, ad un’ordinanza di custodia
cautelare nei confronti di quattro persone, ritenute dal GIP gravemente
indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa — clan dei
Casalesi — gruppo ZAGARIA, di concorso esterno in associazione mafiosa, di
favoreggiamento personale, di intestazione fittizia di beni e di ricettazione,
tutti aggravati dalle finalità mafiose.
Le ordinanze cautelari riguardano
alcune vicende che il GIP qualifica come esiti delle investigazioni condotte
nei confronti del segmento mafioso "degli ZAGARlA” e, in particolare, dell’architetto
NOCERA Carmine Domenico, di CAPALDO Filippo, dell’imprenditore edile NOBIS
Francesco e di ZAGARIA Gesualda.
Nella specie, il GIP ha osservato
— nel titolo cautelare - che le attività di indagine (basate su attività di
intercettazione, sui servizi di osservazione e sulle dichiarazioni dei
collaboratori di Giustizia), hanno permesso di accertare come NOCERA Carmine
Domenico abbia incontrato, piu volte e durante la sua latitanza, ZAGARIA
Michele, fornendo un costante apporto al clan e predisponendo il contratto di
locazione delle abitazioni occupate dal latitante ma formalmente locate al suo
vivandiere RESTINA Generoso. Inoltre, afferma il GIP, su preciso incarico di ZAGARIA
Carmine, fratello di Michele, lo stesso NOCERA curava la fittizia intestazione
di un’abitazione sita in Casapesenna occupandosi anche de1l’istruttoria
iinalizzata al rilascio di un’aut0rizzazione a costruire, e della realizzazione,
nello stesso immobile e ad opera del NOBIS Francesco, di un bunker
successivamente ivi rinvenuto. Da ultimo, l’architetto, originario di Casapesenna
ma omnai residente a Caserta, manteneva contatti con gli altri esponenti del
clan, fra i quali CAPALDO Filippo e FONTANA Giuseppe.
Relativamente alla famiglia
maiiosa "degli ZAGARlA", il GIP ha affermato che CAPALDO Filippo, in
un primo momento, ovvero durante il periodo di deterizione, riceveva ed inviava
messaggi c direttive, concementi 1’andamento del clan, la sua organizzazione
iinanziaria e le nuove afilliazioni. Dopo la sua scarcerazione, avvenuta nel
marzo 2012 e seguita alla cattura di assumeva il ruolo di attuale cape del
clan, provvedendo alla sua ricrganizzazione, a curare i rapporti con le altre
famiglie mailose, a gestime le iinanze ed a mediare i conflitti intemi.
Nell’0rdinanza, infine, il GIP
afferma che ZAGARIA Gesualda, sorella di Michele, é risultata essere il
collettore fra il contesto mafioso casalese e gli altri componenti della
famiglia ZAGARIA, con il compito di ricevere i proventi del delitto di cui
all’art. 416 bis del C.P. e provvedere alla loro distribuzione, garantendo cosi
la conservazione del clan e la presenza dello stesso sul territorio.
ELENCO DESTINATARI PROVVEDIMENTI
CAUTELARI IN CARCERE :
1. CAPALDO Filippo, nato a
Caserta il 17.12.1977;
2. NOBIS Francesco, nato a San
Cipriano d’Aversa (CE) il 04.02.1964;
3. NOCERA Carmine Domenico, nato
a Villa Literno (CE) il 29.10.1968;
4. ZAGARIA Gesualda, nata a
Casena il 03.08.1966