La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 29 ottobre 2015

CARABINIERI IN AZIONE - LE OPERAZIONI DEL GIORNO IN PROVINCIA DI CASERTA


I Carabinieri della stazione di Piedimonte Matese (CE), a conclusione di un’attività d’indagine scaturita dalla denuncia presentata da una giovane donna di S. Potito Sannitico (CE), hanno deferito, in stato di libertà, tre persone, due catanesi e uno svizzero domiciliato a Catania, ritenuti responsabili di truffa in concorso. I militari dell’Arma hanno accertato che i predetti, avevano creato un falso annuncio su di un sito internet, concernente la vendita di un elettrodomestico da cucina di una nota marca, per l’importo complessivo di euro 260,00. La denunciante, attirata dall’allettante offerta, aveva subito provveduto al versamento, su una carta prepagata intestata a uno dei deferiti, dell’intero importo senza però mai ricevere l’oggetto acquistato.


I Carabinieri della stazione di Castel Volturno (CE), in via Giovanni Pascoli di quel centro, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla VII sezione penale della Corte d’Appello di Napoli nei confronti di Bocchetti Luigi,cl. 1970, del luogo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento restrittivo è scaturito a seguito dell’inosservanza, da parte dell’uomo, delle prescrizioni imposte dalla predetta misura.
L’arrestato è stato accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE) e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maddaloni (CE), in Santa Maria a Vico (CE), durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno proceduto all’arresto, in flagranza di reato per furto aggravato, di Sivo Michele, cl. 1978, di Maddaloni e Razzano Angelo Pasquale, cl. 1988, di San Felice a Cancello (CE) . I militari dell’Arma, nel transitare nei pressi di un centro sanitario dismesso, ubicato sulla via nazionale Appia all’altezza di Santa Maria a Vico, hanno sorpreso i due mentre erano intenti ad asportare vario materiale di proprietà del predetto esercizio. L’intera refurtiva, ammontante a circa due quintali di alluminio, è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. Gli arrestati, invece, sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni, in attesa della celebrazione del rito direttissimo, innanzi alla competente Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri della stazione di Castel Volturno (CE), in quel centro, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla VII Sezione penale della Corte d’Appello di Napoli, nei confronti di Schettino Rosa,cl. 1984, del luogo. La donna era già sottoposta agli arresti domiciliari per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento restrittivo è scaturito a seguito dell’inosservanza alle prescrizioni imposte dalla predetta misura da parte della stessa.
Schettino Rosa è stata accompagnata presso il carcere femminile di Pozzuoli (NA) e posta a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.


Due cittadini bulgari sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, dai Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta - che hanno agito congiuntamente alla Compagnia Carabinieri di Mondragone - nel corso di un servizio di prevenzione all’illecito impiego di manodopera nel settore agricolo.
33 i lavoratori  partiti dal centro  domizio,  che  condotti  in agro di Villa Literno, su due furgoni avevano iniziato l’attività  di raccolta di prodotti agricoli
A fermare tutto ci hanno pensato i militari dell’Arma -  che avevano seguito i mezzi di trasporto -  procedendo all’identificazione dei lavoratori.
Di questi ben 30 sono risultati essere di nazionalità bulgara, mentre i restanti tre cittadini ucraini clandestini, tutti in “nero”.
Dalle prime indagini  i militari apprendevano che i lavoratori -  il giorno prima -  erano stati contattati dai conducenti dei mezzi  e pattuito con gli stessi il prezzo della prestazione (35 euro giornaliere) decurtato di 4 euro per le spesse di trasporto.
I due furgoni, così come previsto dalla normativa vigente in materia di intermediazione illecita di manodopera, sono stati sottoposti a sequestro.
Dai dati catastali si è risaliti al proprietario del fondo agricolo.
Il servizio dell’altro giorno, rientra in una più  vasta operazione  di contrasto al “caporalato”  – partita dall’inizio di giugno - coordinata dal Comando Provinciale Carabinieri di Caserta,   dal Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Napoli e dalla Direzione Territoriale  del Lavoro di Caserta che -  dalle prime luci dell’alba -  stanno riversando in tutto l’agro casertano un vasto spiegamento di uomini e mezzi – anche con l’ausilio di elicotteri -
I numeri – come al solito impietosi -  parlano di 78 aziende controllate che, complessivamente,  avevano alle dipendenze oltre 400 lavoratori di cui ben  312  totalmente in nero, 22 cittadini extracomunitari clandestini e 2 minori illecitamente impiegati.
Particolare attenzione è stata rivolta, anche, all’aspetto sicurezza sui luoghi di lavoro, infatti sono ben 33 i datori  di lavoro  denunciati all’Autorità Giudiziaria per la specifica violazione, altri  4 per violazione alle norme in   materia di immigrazione e 2 per violazione alla normativa sul lavoro minorile.
Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative “per lavoro nero ammontanti a euro 1.140.000,00 circa.
I dati evidenziano un larghissimo utilizzo di manodopera - completamente in nero -  (principalmente est europeo – bulgari e rumeni - e italiani)  mentre – rispetto agli altri anni - è in calo quella extracomunitaria e clandestina, “soppiantata” – come detto – da bulgari e rumeni - perlopiù donne – che - per i datori di lavoro – sono sicuramente  più affidabili degli extracomunitari.


I carabinieri del Comando Stazione di Macerata Campania, unitamente ad ispettori specializzati addetti ai controlli dei servizi pay per view ed all’uopo nominati ausiliari di polizia giudiziaria, nel corso di specificoservizio finalizzato al contrasto della clonazione delle tessere per la pay tv, “Mediaset Premium” e “Sky”, hanno eseguito numerosi controlli ad esercizi pubblici ubicati nei comuni di Macerata Campania (Ce), Portico di Caserta (Ce) e Recale (Ce). Nel corso dei predetti controlli sono stati deferiti in Stato di Libertà, per violazioni in materia di diritto d’autore, un 62enne titolare di un bar in Portico di Caserta, una 48enne, una 42enne, un 40enne ed un 37enne titolare di quattro distinti bar in Macerata Campania; una 43enne proprietaria di un ristorante in Portico di Caserta; un 36enne socio cassiere del club Napoli di Racale (Ce) ed un 24enne titolare di un circolo privato, anch’esso  ubicato in Recale.
I predetti, intestatari di schede per servizi di visione satellitare e via cavo, nella serata di ieri, in occasione dell’incontro di calcio tra squadre del campionato di serie A, e più nello specifico durante la partita di calcio  Napoli – Palermo, sono stati sorpresi mentre permettevano, all’interno dei propri esercizi commerciali, la visione, a terzi, di contenuti audiovisivi ad accesso condizionato, concessi a pagamento da “mediaset premium” e “sky”. Le apparecchiature, consistenti in cam, schede e decoder, sono state sottoposte a sequestro penale.