Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
email
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it
CORONAVIRUS ITALIA ECCO I DATI
VEDERE PER CREDERE CLICCA QUI
Visualizzazioni secondo Google dal 2009
ECCO I RISULTATI DELLA PROVINCIA DI CASERTA
giovedì 25 settembre 2014
GUARDIA DI FINANZA: RAPPORTI IMPRENDITORIA - CAMORRA. CONFISCATI BENI PER 10 MILIONI DI EURO.
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione a un provvedimento di confisca emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di due società titolari di 7 impianti di distribuzione stradale di carburanti ubicati nelle province di Salerno, Benevento, Avellino, Frosinone e Pesaro-Urbino. Confermato pertanto il quadro accusatorio che, nel marzo 2013, aveva portato al sequestro, sempre ad opera delle Fiamme Gialle di Napoli, delle citate attività economiche riconducibili ad un imprenditore di Marcianise collegato ad esponenti di spicco di gruppi camorristici. Le investigazioni economico-patrimoniali eseguite dai finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria - G.I.C.O. hanno, altresì, dimostrato che la costituzione e la successiva gestione delle società confiscate era avvenuta con l’impiego di risorse finanziarie risultate incompatibili con le disponibilità reddituali dei titolari ufficiali, i due figli dell’imprenditore. Il valore complessivo dei beni sottoposti a confisca, costituiti da quote sociali, patrimonio aziendale e rapporti finanziari ammonta a circa 10 milioni di euro.