SALE SUL PALCO DEL GARIBALDI IL PRIMO TROBETTISTA ITALIANO, ARRIVA DOPO AVER ACCOMPAGNATO ANCHE SRGIO CAMMARIERE AL SETTEMBRE AL BORGO , MA SOPRATTUTTO CHEK BAKER
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Venerdì 26 settembre ore
21.30, Fabrizio Bosso in concerto al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua
Vetere con il suo quartetto composto dal pianista Julian Oliver Mazzariello, il
contrabbassista Luca Alemanno e il batterista Nicola Angelucci.
Bosso è ospite della quinta
edizione de “La Città sotto la Città”, kermesse che svela i tesori archeologici
custoditi al di sotto degli edifici moderni di Santa Maria Capua Vetere per
sensibilizzare la popolazione sull’immenso patrimonio archeologico dell’antica
Capua e individuare monumenti da inserire in un progetto di museo diffuso.
Fabrizio
Bosso presenta la sua formazione in quartetto. Del gruppo fanno parte: Julian
Oliver Mazzariello, uno dei migliori pianisti italiani delle ultime
generazioni, il giovanissimo contrabbassista salentino, Luca Alemanno e il
batterista, Nicola Angelucci. Il repertorio è composto quasi per intero da brani
originali di Fabrizio Bosso, con qualche “incursione” negli standard, jazz e
non jazz, a seconda dell’ispirazione del momento.
Bop
del terzo millennio. Gli attacchi di Bosso sono micidiali, il suo senso dello
swing proverbiale, il suo eloquio torrenziale. Ma Fabrizio dispone anche di
altre frecce e lo sta dimostrando negli ultimi anni, dopo i folgoranti esordi:
la voglia di sbalordire ha lasciato il posto a un equilibrato mix di
virtuosismo e poesia.
Il
trombettista torinese è quindi oggi un artista maturo, capace di agire in più
direzioni, di partecipare a omaggi a illustri colleghi come Miles Davis e Don
Cherry, di confrontarsi con la musica di Nino Rota, di dialogare con musicisti
dal background diverso dal suo come Antonello Salis e Luciano Biondini. Con il
suo quartetto Bosso porta a sintesi compiuta le tante esperienze compiute sino
ad oggi: l’amore per il Bop è sempre presente, ma filtrato da un sensibilità e
da un gusto personali.
Diplomatosi
a 15 anni presso il conservatorio G. Verdi di Torino, 16 dischi incisi come
leader e una serie innumerevole di partecipazioni e collaborazioni
internazionali, Fabrizio Bosso
ha ormai raggiunto la maturità artistica e consolidato il suo stile,
assolutamente riconoscibile e autentico.
Bop
del terzo millennio. Gli attacchi di Bosso sono micidiali, il suo senso dello
swing proverbiale, il suo eloquio torrenziale. Ma Fabrizio dispone anche di
altre frecce e lo sta dimostrando negli ultimi anni, dopo i folgoranti esordi:
la voglia di sbalordire ha lasciato il posto a un equilibrato mix di
virtuosismo e poesia.
Fabrizio Bosso Quartet
Fabrizio
Bosso, tromba
Julian
Oliver Mazzariello, pianoforte
Luca
Alemanno, contrabbasso
Nicola
Angelucci, batteria
Venerdì 26 settembre ore 21.30
Teatro Garibaldi
Platea
e Palco I Ordine: euro 12,00
Palco
II e III: euro 10
Loggione:
euro 8