La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

sabato 16 febbraio 2013

SANTA MARIA CAPUA VETERE - IL PUNTO DI GAETANO RAUSO

L’ Italia ha bisogno di un Governo serio e credibile


Il 24 e 25 febbraio si scriverà un’importante pagina della storia della nostra Italia.

Dopo un travagliato periodo di parziale sospensione del potere politico con il necessario avvento del governo tecnico guidato da Monti, siamo alla resa dei conti. Gli Italiani sono chiamati a scegliere chi li dovrà guidare verso la ripresa, verso il riscatto da un periodo buio in cui si sono succeduti governi di destra e di sinistra che non hanno saputo far altro se non aggravarne le condizioni socio economiche.

E’ l’ora di capire che non si può più correre dietro alla bugie, ai sofismi di politici di professione, alla fandonie di imbonitori o di guitti che non fanno altro che parlare e promettere cose che non sono in grado di mantenere e che con la loro sprovvedutezza e la loro voglia di esercitare un potere che non compete loro possono solo distruggere quel che rimane di buono di un’Italia che va riformata in meglio. E’ necessario che gli Italiani capiscano che non devono rincorrere false chimere, né devono ascoltare chi propone facili soluzioni. La situazione è gravissima e va affrontata radicalmente. C’è bisogno di un Governo forte e determinato a rifondare uno Stato che non ha più solide fondamenta. Con una vera unità ed un’armonia di intenti, una legittima ed efficace sussidiarietà tra il potere centrale e quelli periferici si può ricostruire un’unità nazionale che valorizzi le risorse di questa Italia e volga l’attenzione della classe dirigente al benessere ed allo sviluppo della sua popolazione. E’ ora che vengano abolite le regioni e province inutili, bisogna promulgare leggi serie e certe, senza possibilità di fraintendimenti o di scappatoie; è assolutamente necessario ripristinare i controlli sugli atti degli Enti; impedire che la criminalità organizzata continui ad imperversare ed a comandare; che i Magistrati faccino i Magistrati ed esercitino un potere terzo che compete loro senza ingerenze in quelli che sono demandati ad altri; che si dia una speranza ai giovani e si tralascino politiche assistenzialistiche avallate dalla sinistra e dai sindacati per affermare principi che sono contrari all’efficienza, alla produttività ed al benessere della collettività.

L’UDC ha avuto il coraggio di porsi in netta contrapposizione con le logiche che hanno contraddistinto i governi degli ultimi venti anni e non solo rispetto a quelli che hanno governato negli ultimi quattro anni.

L’UDC ha il diritto, con la politica seria che ha perseguito per anni ed alleandosi con la sana società civile che ha ben dimostrato di volere e sapere contrastare gli sciacalli che miravano solo ad interessi particolari e non a quelli collettivi, di porsi alla guida del cambiamento, proponendo energie e professionalità da valorizzare e riforme che potranno dare all’Italia un futuro migliore ed un’immagine di pulizia e di efficienza che le compete.

Chi dovrà governare, però, dovrà scendere dal piedistallo ed essere vicino al Popolo non ai poteri forti, perché solo conoscendo le reali esigenze delle gente se ne potranno capire e risolvere i problemi.

La strada che ha intrapreso l’UDC, alla lunga, pagherà e vi sarà il giusto riconoscimento per un lavoro svolto in antitesi alle logiche affaristiche che hanno contraddistinto i Governi di destra e di sinistra.

Non è concepibile che gli Italiani vadano dietro a personaggi che non hanno nessuna prerogativa per poter garantire all’Italia un Governo credibile e funzionale alle esigenze impellenti di stabilità e di efficienza che sono richieste dall’attuale situazione politica ed economica.

Perciò è giunta l’ora di pensare seriamente al bene ed al futuro, senza personalismi e dando il consenso a chi potrà portare veramente avanti progetti seri e volti all’interesse del Popolo Italiano.

Gaetano Rauso