“Relativamente alla gravissima situazione finanziaria che ha costretto l’Ente a dichiarare il dissesto finanziario in data 27 ottobre 2011, l’Amministrazione comunale della Città di Caserta, come concordato con i commissari liquidatori recentemente nominati, sottolinea ancora una volta che tale scelta è stata effettuata nel rispetto delle norme inderogabili previste dal Testo Unico degli Enti Locali, al fine di garantire ai dipendenti dell’ente e alla cittadinanza la tutela dei diritti e la fruizione dei servizi pubblici essenziali. In tal senso e nel rispetto delle citate norme, in questi mesi sono state adottate tutte le conseguenti procedure, anche in sede giudiziaria. Sempre di concerto con i commissari liquidatori saranno poste in essere tutte le iniziative necessarie a garantire il pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali, di tutti i lavoratori della N.U. e di quelli che, direttamente o indirettamente, hanno rapporti di lavoro con l’azienda Comune. Si stigmatizza con forza qualsiasi tentativo, diretto o indiretto, teso ad attribuire strumentalmente a questa Amministrazione responsabilità non proprie, relative ad atti che sono al vaglio dell’Autorità giudiziaria e della magistratura contabile. Si precisa, inoltre, che tutte le attività poste in essere sono state condivise con i rappresentanti del ministero dell’Interno, che hanno da subito sostenuto e sollecitato la necessità della dichiarazione del dissesto, che ha rappresentato e rappresenterà l’unica possibilità per contrastare efficacemente le legittime aggressioni giudiziarie da parte dei creditori (massa debitoria pari a circa 350 milioni di euro), che avrebbero certamente impedito per anni la corresponsione degli stipendi e il pagamento dei fornitori dei servizi essenziali. Questa amministrazione ribadisce ancora una volta che i dipendenti comunali e i cittadini tutti saranno sempre informati tempestivamente di tutte le iniziative intraprese, nel rispetto dei principi di verità, legalità e trasparenza degli atti amministrativi”.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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