Importo da saldare concordato, fallimento evitato. Questo il risultato dell’accordo di ristrutturazione dei debiti con transazione fiscale stipulato tra la Direzione Provinciale di Caserta e una società operante nel settore dell’edilizia e omologato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Via libera dal Tribunale all’accordo da 12 milioni - L’omologazione dell’accordo rende operativa l’intesa tra l’Agenzia delle Entrate e la società, in base alla quale quest’ultima garantirà il pagamento di un importo complessivo di circa 12 milioni di euro.Con la transazione fiscale, prevista dall’articolo 182-ter della Legge fallimentare, il legislatore ha introdotto nell’ordinamento uno strumento finalizzato a definire, nell’ambito del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione dei debiti, la posizione fiscale del contribuente, riconoscendo la possibilità di abbattere il carico fiscale e di concedere rateizzazioni degli importi dovuti anche oltre i termini espressamente previsti dalle norme tributarie.Nuove norme, meno fallimenti - L’obiettivo è, quindi, quello di supportare le aziende che versano in uno stato di crisi permettendo, attraverso il risanamento conseguente a una riduzione del debito e al suo eventuale pagamento dilazionato, la ripresa dell’attività e la conservazione oltre che del patrimonio anche di tutti i rapporti di lavoro in essere.“L’Agenzia delle Entrate della Campania sta prestando la massima attenzione ai casi in trattazione – afferma il Direttore Regionale Sangermano - per una rigorosa e ponderata verifica della sussistenza dei requisiti necessari per accedere al nuovo istituto. L’applicazione della norma, infatti, può rappresentare una vera boccata d’ossigeno per le imprese campane, specialmente in un periodo in cui la crisi globale dei mercati si ripercuote su tutta la filiera commerciale con effetti critici per l’economia dell’intero Paese e della nostra Regione in particolare”.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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