Era andato a lavorare come tutte le mattine cercando di portare il pane a casa perché aveva moglie e tre figli, di cui uno di tre anni emezzo invece da stamattina non potrà fare più ritorno. la vita di Sergio Giusti 47 anni di Santa Maria La Fossa è cessata sotto un pilastro nella zona di Via Galatina , dove si sta costruendo un centro commerciale , non si sa con quale autorizzazione e su tutte le clausole della sicurezza sono state rispettate. Poco più di mille euro il suo stipendio , era in forza alla Meca Beton di San Tammaro. Stamattina già dalle prime ore le sirene sfrecciavano nel centro storico per cercare di dare man forte ai soccorsi che hanno fatto tutto il possibile per salvare la vita di Sergio Giusti che lascia la moglie Antonietta di Cecio che non riusciva a pensare che suo marito era deceduto . In via Cancellone molti amici e parenti accorrevano per capire cosa fosse accaduto. Come è accaduto alla DSM di Capua ad indagare è la procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere con i magistrati Donato Ceglie e Marco Bottino . Subito dopo l’accaduto personale inquirente della procura e dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere si è portato sul posto per un sopralluogo .La salma poi giungeva all’istituto di medicina legale di Caserta per l’esame autoptico che sarà eseguito domani mattina.
Al centro delle polemiche le autorizzazioni per la normativa sulla sicurezza che più o meno dovevano essere rispettate , le stesse che secondo gli inquirenti non hanno dato gli effetti sperati . L’era si sa è stata nell’occhio del ciclone politico amministrativo e soprattutto mediatico perché molti amministratori e personaggi hanno alzato affinchè la zona poteva essere individuata come un’area industriale e non commerciale .
In poco più di nove mesi i due incidenti sul lavoro hanno in ogni caso fatto capire alcune cose che la sicurezza è un optional .