Il dossier sulle carenze nei settori civile e penale del Tribunale di Nola è già sul tavolo del Ministro della Giustizia. Un documento circostanziato, a tratti spietato, sulla reale situazione del Tribunale che sorge nella città natale di Giordano Bruno.
In esso sono evidenziate le emergenze, sono denunciati i ritardi e le disfunzioni, che limitano l’efficienza e l’efficacia del servizio Giustizia amministrato dal Tribunale di Nola, la cui competenza si estende su un vasto territorio, composto da 34 Comuni, che dai confini con l’avellinese giunge fino alle porte del capoluogo partenopeo, interessando oltre cinquecentomila abitanti.
La realtà tracciata dal dossier è davvero gravissima. L’esercizio della giurisdizione nel Circondario del Tribunale di Nola è afflitto da pesanti disfunzioni degli Uffici Giudiziari che, pur ricorrenti su tutto il territorio nazionale, a livello locale assumono dati allarmanti, assurgendo a causa primaria della crescente crisi di ogni attività economica, in ciò travolgendo anche il settore delle professioni e segnatamente della locale Avvocatura, comportando, altresì, il sostanziale e progressivo venir meno della effettività della tutela dei diritti del cittadino, con conseguente violazione delle fondamentali e più elementari garanzie costituzionali.
Su questi temi si discuterà nella Conferenza di servizi costituita dal Consiglio dell’Ordine, dai Magistrati del Tribunale, dai Parlamentari e dai Sindaci del territorio, che si riunirà nella mattinata di venerdì prossimo (25 marzo 2011) nella sede del Consiglio Forense di Nola, seguita dall’Assemblea degli Avvocati convocata nel salone delle Armi della Reggia degli Orsini, sede del Palazzo di Giustizia.
«È intenzione del Consiglio avviare una proficua discussione a più voci per la soluzione dei problemi – spiega il presidente dell’Ordine Forense, avv. Maria Masi –. L’Avvocatura nolana non vuole farsi portatrice solo di inutili e sterili lamentele, ma avviare il volano di un circolo virtuoso che porti alla elaborazione di proposte costruttive per riuscire a eliminare o, almeno, a ridurre i disagi maggiori. Per rendere più efficace questa azione, puntiamo a creare una sinerga tra Magistratura e Avvocatura, nella convinzione che ciascuna componente, pur nel rispetto delle rispettive competenze, persegue il medesimo interesse superiore della Giustizia. In questo solco si inserisce anche l’invito rivolto a Parlamentari e Sindaci del terriorio ad aprire un tavolo di confronto, nell’ottica del conseguimento di un obiettivo comune nell’interesse dei cittadini del territorio di competenza del Tribunale di Nola».
L’Associazione Nazionale Magistrati, sottosezione di Nola, tramite il suo presidente, dott. Lucio Aschettino, intende denunciare con forza le carenze di organico e di risorse del Tribunale di Nola. L’ufficio giudiziario è afflitto da un sottodimensionamento strutturale degli organici di magistratura e del personale amministrativo che ha prodotto un gravissimo accumulo delle pendenze e una trattazione degli affari in tempi del tutto “irragionevoli”nonostante i dati sulla produttività che sono largamente al di sopra degli standard nazionali.
Per rendere evidente la situazione è sufficiente ricordare che sono attualmente pendenti circa 25.000 cause previdenziali, oltre 16.000 cause civili ordinarie nonché circa 10.000 procedimenti penali in sede dibattimentale con un carico per ciascun magistrato, anche per effetto della costante scoperture nei ruoli, pari a circa il doppio di quello del Tribunale di Napoli che pure è un ufficio tra i più gravati d’Italia.
La Procura della Repubblica risulta essere, infine, l’ufficio requirente più gravato del distretto con le intuibili ricadute sul complessivo controllo di legalità in uno dei territori più attinti da fenomeni di criminalità organizzata.
«L’esigenza di soluzioni immediate emerge chiaramente dal documento dell’Avvocatura: dall’analisi dei numeri e dal monitoraggio della macchina “Giustizia” - dichiara il presidente Masi -, che rischia di rimanere paralizzata dall’arretrato del civile e del penale, a causa proprio del cronico deficit numerico di magistrati, del personale di cancelleria e amministrativo, nonché dall’inadeguatezza e insufficienza dei locali disponibili ad accogliere l’esercizio della funzione giurisdizionale».
L’Avvocatura e la Magistratura nolana sono congiuntamente impegnate per l’immediata soluzione delle problematiche già dettagliatamente indicate nel dossier sopra ricordato che recepisce le istanze della base dell'Avvocatura e della magistratura, che si sono espresse nelle assemblee convocate nell'ultimo anno, con il prezioso contributo delle Associazioni Forensi, da anni impegnate a monitorare l'andamento della Giurisdizione sul territorio.
Appare dunque urgente che il Ministro della Giustizia si adoperi per interventi strutturali tesi a ridurre realmente i tempi della giustizia con l'incremento del personale amministrativo, dirigenziale e operativo, nonché del numero di magistrati togati, da adeguare al volume del contenzioso in essere presso il Tribunale di Nola nonché per destinare nuove risorse per completare la ristrutturazione della futura cittadella giudiziaria nella sede dell'ex Caserma (cd. 48) di Piazza d'Armi.
Il presente appello è stato rivolto anche agli Amministratori locali che vanno sensibilizzati non solo al fine di individuare nuove strutture più adeguate a quelle esistenti per far fronte alle esigenze logistiche attuali ma anche per prestare ogni supporto utile a migliorare le condizioni della giustizia nolana nell’interesse esclusivo dei cittadini.