La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 11 gennaio 2011

CONSULTA - GIALLO SULLA DECIONE DEL LODO ALFANO - MA SI PREANNUNCIA ENTRO GIOVEDì SERA -ANNO ZERO DOCET

ROMA Giallo sulle udienze della corte costituzionale per il legittimo impedimento. Ieri la Corte Costituzionale doveva riunirsi in camera di consiglio per decidere sulla legittimità della legge che congela i processi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sino all'ottobre 2011, ma in realtà un portavoce della corte ha riferito che la sentenza è attesa per giovedì . Tutto secondo le aspettative . Domani invece i 15 giudici della Corte decideranno, separatamente, se ammettere il referendum abrogativo della legge, presentato dall'Idv di Antonio Di Pietro, assieme ad un pacchetto di altri referendum su acqua e nucleare. Il presidente della Consulta Ugo De Siervo, ed al relatore Sabino Cassese insieme ad altri giudici renderanno pubblico il provvedimento entro la sera di giovedì.

Se la Consulta riterrà infondati i ricorsi presentati contro la legge dal tribunale di Milano, il premier potrebbe continuare ad avvalersi dello speciale legittimo impedimento che di fatto sospende i tre processi istruiti a Milano -- Mills e diritti tv Mediaset in primo grado e Mediatrade in fase di udienza preliminare.

Se la Consulta si pronunciasse per l'incostituzionalità della legge, o di una sua parte, i processi riprenderebbero senza la protezione ad hoc per il premier. Ma in questo caso il rischio è che ricomincino da zero, visto che parte dei magistrati nei collegi giudicanti ha ottenuto, o sta per ottenere, il trasferimento ad altra sede.

Ciò porterebbe ad annullare quanto fatto fino a prima della sospensione dei processi e a farli ripartire da capo, con il rischio della prescrizione.

Secondo Niccolo' Ghedini, avvocato di Berlusconi e deputato del Pdl -- che ha difeso la legge davanti ai 15 giudici della Consulta -- ci sono ancora circa 12 mesi di dibattimento prima della prescrizione. "Giudice non puo' contestare nel merito l'impedimento"