Nelle prime ore della mattinata odierna, nell’ambito di un’articolata
indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli - Direzione
Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di
Casal di Principe e della Stazione di Cancello ed Arnone hanno eseguito
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso
il Tribunale di Napoli, nei confronti di 10 indagati, gravemente indiziati, a vario
titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (nrt. 416 bis c.p.) ed
estorsione aggravata dal metodo mafioso (art. 629 c.p. e Art. 7 L. 203/91).
L‘indagine, condotta dal gennaio 2014 al marzo 2015,
attraverso attività tecniche e dinamiche, dichiarazioni testimoniali delle
vittime di estorsione e dichiarazioni di collaboratori di giustizia, come anche
ritenuta dal G.I.P. nell’ordinanza di custodia cautelare, ha consentito di:
• ricostruire l’articolazione di un’associazione a delinquere
di stampo camorristico, operante nella Provincia di Caserta ed in particolare nel
Comune di Cancello ed Arnone e quelli limitrofi, riconducibile al clan dei
casalesi- fazioni Zagaria e Bidognetti che, avvalendosi della forza
intimidatrice che promana dal vincolo associativo e della condizione di
assoggettamento e di omertà che ne sono conseguenza, perseguiva l’obbiettivo di
mantenere il controllo sul territorio tramite la commissione di reati contro il
patrimonio da cui trarre importanti vantaggi economici per i membri dell’associazione
e per il finanziamento della stessa;
• riscontrare la sussistenza dell’elemento della permanenza
del vincolo associativo testimoniata dal
"passaggio di testimone", nell'espletamento delle attività estorsive,
operato dai vari indagati nei rispettivi periodi di detenzione;
• accertare che i membri dell’associazione attuavano una vera
e propria "tassazione parallela", documentata nel periodo 2002-2014,
in danno di numerosi imprenditori nell’ambito della quale vanno ricondotte le
18 estorsioni contestate che pertanto non possono essere considerate isolati e
indipendenti episodi frutto di autonome scelte criminali.
• verificare che il modus operandi con cui venivano effettuate
le estorsioni prevedeva la richiesta di somme tra i 2000 e i 5000 euro dovute
dagli imprenditori in occasione di aggiudicazione di gare d’appalto 0 come
tipicamente proprio dell’associazione di stampo camorristico in coincidenza con
le tre festività del Natale, di Pasqua e di Ferragosto;
• eseguire 1 fermo d’indiziato di delitto nei confronti di
uno degli odierni indagati, successivamente raggiunto anche da ordinanza di
custodia cautelare in carcere ernessa dall’ufficio GIP presso il Tribunale di
Napoli ed eseguita sempre dal Nucleo Operativo della Compagnia di Casa] di
Principe, ritenuto responsabile di 4 tentate estorsioni aggravate dal metodo
mafioso;
• intercettare e sottoporre a sequestro durante tempestiva
perquisizione maturata ne1l’ambito di servizio d’osservazione organizzato per l’esigenza,
pizzino inviato dal carcere dall’indagato sottoposto a fermo ad uno degli
associati che continuava ad operare sul territorio, per il tramite della moglie,
con indicazioni sugli imprenditori da che dovevano subire pressioni affinché
ritrattassero quanto esposto nelle denunce che avevano portato al fermo
(intervento possibile grazie a1l’intercettazione audio-video dei colloqui che L’indagato
aveva con la consorte e dei successivi contatti tra la donna e l’associato
libero)
ELENCO DEGLI INDAGATI SOTTOPOSTI A MISURA CAUTELARE
1. MIGLIOZZI MARIO, cl.1958, di CASTEL VOLTURNO (CE);
2. TUMMOLO ANNIBALE, cl.1967, DOMICILIATO A QUALIANO (NA);
3. ALFIERO NICOLA, cl.1960, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI ROMA REBIBBIA;
4. CAVALIERE MARIO, cl.1972, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI LANCIANO (CH);
5. DELLA CORTE VINCENZO, cl.1955, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI TERNI;
6. IANUARIO BIAGIO, NATO A CAPUA (CE) cl.1977, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI-SECONDIGLIANO;
7. NICOLÒ GIOVANNI, cl.1978, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI FROSINONE;
8. RUOCCO ANTONIO, cl.1967, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI-POGGIOREALE;
9. SANTAMARIA ANTONIO, cl.1975, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI VITERBO;
10. SCIORIO GIOVANNI, cl.1971, DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI-SECONDIGLIANO;