Nella mattinata, la Squadra Mobile ha eseguito un'ordinanza di custodia
cautelare in carcere emessa dall'Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria
C. V. (CE), su richiesta della Procura della Repubblica ammaritana, nei confronti di
NEGRO Antonio, nato a Capodrise (CE) il 15.06.1963, ivi res., pregiudicato,
detenuto, in quanto ritenuto il capo, il promotore e l'organizzatore di un'associazione
per delinquere finalizzata alla commissione di rapine a mano armata, prevalentemente
in danno di gioiellerie ed esercizi commerciali "compro oro", nonché di rapina
aggravata, detenzione e porto illegali di armi da sparo, furto e ricettazione.
Ad epilogo delle indagini, che avevano disvelato l'esistenza di un pericoloso
gruppo criminale dedito alla commissione di rapine a mano armata, nonché di furti e
ricettazione di autovetture, destinate ad essere utilizzate nei raid predatori, la Procura
della Repubblica di S. Maria C. V. (CE) aveva richiesto l'applicazione della misura
cautelare in carcere nei confronti di altre 10 persone, a vario titolo indagate per la
partecipazione al descritto sodalizio criminale, per concorso in rapina aggravata,
consumata o tentata, ed altro, ma l'Ufficio del G.I.P., pur ravvisando a loro carico un
grave quadro indiziario, riteneva che non ricorressero esigenze cautelari concrete ed
attuali che fondassero l'applicazione dei provvedimenti restrittivi invocati.
Le indagini - condotte dal novembre 2011 al febbraio 2012, tramite attività di
intercettazione, di localizzazione satellitare ed estenuanti servizi di osservazione e
pedinamento - consentivano anche di individuare i responsabili di una rapina
consumata 1'^(8.11.2011 a Caserta, in Via San Carlo, in danno della gioielleria
"Immagini Preziosi", nel corso della quale fu sottratta mercé per un valore di oltre
350 mila euro, e di sventare, il 10.^2.2012, quella tentata in danno della gioielleria
"Del Mastro Orafo ", ubicata anch'essa nel capoluogo, nella centralissima via Crispo,
in occasione della quale la Polizia di Stato arrestava in flagranza di reato il citato
NEGRO Antonio, CORDA Antonio, nato a Casagiove (CE) il 9.08.1962, res. S.
Prisco (CE), il figlio, CORDA Vito, nato a Caserta l'I0.11.1982, res. a Casagiove
(CE), e la convivente di quest'ultimo, LUNATI Barbara, nata ad Alessandria il
5.12.1978, res. a Casagiove (CE).
L'attività investigativa permetteva di ricostruire dettagliatamente il modus
operandi dell'organizzazione criminale, la quale si avvaleva di alcune donne che,
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simulando il proposito di acquistare dei preziosi, agendo da "cavalli di troia",
introdottesi nelle gioiellerie, favorivano poi l'accesso ai loro compiici che,
irrompendo travisati ed armati di fucili da caccia, razziavano la mercé esposta e
custodita nelle casseforti.
Il ruolo delle donne risultava fondamentale anche nelle fasi preparatorie dei
raid criminali, poiché alle stesse era affidato il compito di effettuare i sopralluoghi
preventivi presso i potenziali obiettivi, al fine di verifìcare la tipologia di "difese
passive" adottate, nonché di eseguire le ricognizioni immediatamente prima degli
assalti per accertare l'eventuale presenza di pattuglie delle forze dell'ordine nei loro
paraggi.
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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