Le dichiarazioni di Antonio
Iovine detto o ninno e il pentimento di Giuseppe Setola sono certamente oro colato per i magistrati
che desiderano fare piena luce sugli intrighi fra camorra , imprenditoria e
politica, ma quelle “vere” arriveranno nei prossimi giorni . Certamente le
prime avvisaglie riguardanti omicidi
insoluti o addirittura fatti omicidi già
conosciuti che necessitano di “una limatura giudiziaria”, perché già
sentenziati dalle numerose sentenze del tribunale di Napoli e di Santa Maria
Capua Vetere, sono senz’altro pane per i magistrati della Dda di Napoli che
continuano ad indagare sull'organizzazione di una criminalità organizzata che
non conosce confini . Trema anche la provincia di Caserta, e soprattutto la città di Santa Maria Capua vetere , dove secondo i collaboratori di giustizia, negli ultimi 15 anni comandava la criminalità organizzata.
Quest’ultima che si è sparsa soprattutto fra i colletti bianchi del terzo millennio i quali , forte di una supremazia delinquenziale di personaggi legati ad una criminalità organizzata, hanno cercato di far scomparire le tracce di un passaggio di denaro pubblico con la complicità di personaggi politici che ricoprivano cariche pubbliche all’interno delle amministrazioni comunali , provinciali e regionale se non parlamentari . E’ il caso, come del resto è stato già affermato dal collaboratore di giustizia Antonio Iovine, che questi personaggi politici intimavano addirittura a chi si permetteva di non essere in linea con i giornali cartecei provinciali, che guarda caso, venivano “oleati” dall’amministrazione pubbliche prima , ma poi gli stessi giornali tramite alcuni accordi davano “ il posto raccomandato”a giornalisti compiacenti per i sindaci inducendoli a far bella figura che in grande spolvero e sui quotidiani uscivano con tanto di foto e dichiarazioni, molto spesso da volta stomaco . Ma anche i funzionari pubblici che ricoprivano e ricoprono tuttora nell’ uffici pubblici incarichi di livello superiore ricorrono allo stesso stratagemma , isolando però impiegati della pubblica amministrazione che hanno sempre sgobbato per poter portare a casa il piccolo stipendio e che oggi non basta più e devono ricorrere a prestiti a interessi usurai . Non so se questo mio post verrà letto da qualche magistrato della Dda di Napoli , ma penso che oggi la gente , il popolo aspetta molto da questa attività investigativa, perché Antonio Iovine e Giuseppe Setola rappresenta il legame fra colletti bianchi e criminalità organizzata . Non a caso al popolo non interessa o meglio interessano relativamente i fatti omicidiari accaduti nella nostra provincia , perché il singolo, oggi, non ha più che mettere a tavola da far mangiare, non a lui ma ai proprio figli , quindi scoprire l’intreccio fra pubblica amministrazione, politica , imprenditoria è certamente una vittoria, perché negli ultimi 15 anni c’è stato un vero e proprio rovescio della medaglia con personaggi che guarda caso sono transitati dal pubblico alla ‘imprenditoria attraverso un giro complesso di favoritismi dove le donne erano un fondamentale arrivo di un circuito viziato, ma solido perché si servivano anche di funzionari pubblici delle Banche, Agenzia Entrate , Notai , Medici, Avvocati, Commercianti e professionisti di ogni genere. Tutto questo per avere quella credibilità necessaria che veniva ricompensata anche con episodi di mobbing nei confronti di singole persone che oseremo dire “scomode” per screditarli ed isolarli pagando profumatamente avvocati con piccole regalie anche alle forze dell’ordine che mettevano in quarantena soggetti che desideravano avere una vita tranquilla guadagnando quel necessario da far vivere dignitosamente . Ecco egregi e integerrimi magistrati della Dda di Napoli e giudici dei tribunali di Napoli e Santa Maria Capua Vetere , la gente , il popolo vuole sapere dove sono i soldi , in quale banca del mondo sono e quali i funzionari e i personaggi politici che li hanno favoriti per far portare all’estero questo denaro che oggi gli italiani reclamano.
Quest’ultima che si è sparsa soprattutto fra i colletti bianchi del terzo millennio i quali , forte di una supremazia delinquenziale di personaggi legati ad una criminalità organizzata, hanno cercato di far scomparire le tracce di un passaggio di denaro pubblico con la complicità di personaggi politici che ricoprivano cariche pubbliche all’interno delle amministrazioni comunali , provinciali e regionale se non parlamentari . E’ il caso, come del resto è stato già affermato dal collaboratore di giustizia Antonio Iovine, che questi personaggi politici intimavano addirittura a chi si permetteva di non essere in linea con i giornali cartecei provinciali, che guarda caso, venivano “oleati” dall’amministrazione pubbliche prima , ma poi gli stessi giornali tramite alcuni accordi davano “ il posto raccomandato”a giornalisti compiacenti per i sindaci inducendoli a far bella figura che in grande spolvero e sui quotidiani uscivano con tanto di foto e dichiarazioni, molto spesso da volta stomaco . Ma anche i funzionari pubblici che ricoprivano e ricoprono tuttora nell’ uffici pubblici incarichi di livello superiore ricorrono allo stesso stratagemma , isolando però impiegati della pubblica amministrazione che hanno sempre sgobbato per poter portare a casa il piccolo stipendio e che oggi non basta più e devono ricorrere a prestiti a interessi usurai . Non so se questo mio post verrà letto da qualche magistrato della Dda di Napoli , ma penso che oggi la gente , il popolo aspetta molto da questa attività investigativa, perché Antonio Iovine e Giuseppe Setola rappresenta il legame fra colletti bianchi e criminalità organizzata . Non a caso al popolo non interessa o meglio interessano relativamente i fatti omicidiari accaduti nella nostra provincia , perché il singolo, oggi, non ha più che mettere a tavola da far mangiare, non a lui ma ai proprio figli , quindi scoprire l’intreccio fra pubblica amministrazione, politica , imprenditoria è certamente una vittoria, perché negli ultimi 15 anni c’è stato un vero e proprio rovescio della medaglia con personaggi che guarda caso sono transitati dal pubblico alla ‘imprenditoria attraverso un giro complesso di favoritismi dove le donne erano un fondamentale arrivo di un circuito viziato, ma solido perché si servivano anche di funzionari pubblici delle Banche, Agenzia Entrate , Notai , Medici, Avvocati, Commercianti e professionisti di ogni genere. Tutto questo per avere quella credibilità necessaria che veniva ricompensata anche con episodi di mobbing nei confronti di singole persone che oseremo dire “scomode” per screditarli ed isolarli pagando profumatamente avvocati con piccole regalie anche alle forze dell’ordine che mettevano in quarantena soggetti che desideravano avere una vita tranquilla guadagnando quel necessario da far vivere dignitosamente . Ecco egregi e integerrimi magistrati della Dda di Napoli e giudici dei tribunali di Napoli e Santa Maria Capua Vetere , la gente , il popolo vuole sapere dove sono i soldi , in quale banca del mondo sono e quali i funzionari e i personaggi politici che li hanno favoriti per far portare all’estero questo denaro che oggi gli italiani reclamano.
Aspettiamo con ansia