La calma e la virtù dei forti e soprattutto l’unione fa la
forza . Due antichi proverbi che nella
vita sociale e lavorativa non sbagliano mai . Peccato però che in alcuni uffici della pubblica
amministrazione e in particolar modo presso il comando della polizia municipale
di Santa Maria Capua Vetere, questi proverbi non vengono attuati: C’è giunta
voce e questo ci dispiace che all’interno del comando vigili è in corso una diatriba fra
alcuni poliziotti municipali , poiché sembra che si stanno attuando procedure
alquanto dubbiose su turni e incarichi di servizio a persone e colleghi i quali
vengono preferiti ad altri . L’antico detto napoletano non sbaglia mai , poiché
“a chi figli e a chi figliastri” o più comunemente, come anticamente si diceva “guelfi e ghibellini”rimane per certi versi
un tasto dolente per una pubblica amministrazione o per un comune perché e più
precisamente il corpo della polizia municipale sono “ i militari “ dell’ordine della città e dovrebbero salvaguardare
il territorio , ma soprattutto il sindaco della città: Quindi le diatribe
interne al corpo della polizia municipale sono scaramucce che potrebbero anche
essere evitare e soprattutto non dovrebbero nascere mai perché ne vale non solo
il buon nome di una città , ma soprattutto dell’intero corpo che comunque e
similare a quello della polizia di stato, i carabinieri , della Guardia di
Finanza. Perché accade questo , chi
alimenta polemiche sterili in un comando della polizia municipale che appare un
chiacchierato per i metodi che attua sia all'interno che all’esterno? E’ necessario
tirare i remi in barche e tutti fare un passo indietro , perché non è
possibile che in un comando vigili accadono episodi dubbiosi che in questo
frangente potrebbero danneggiare l’operato
di tutta una città e dei cittadini i quali sperano nel corpo della polizia
municipale un valido appoggio contro l’illegalità .
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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