Mi hanno meravigliato le dichiarazioni dei leader politici del centro sinistra sul caso Monti in senato e alla camera . Ad esser sincero, però , sia l’onorevole Angelino Alfano che l’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi hanno aspettato tanto anzi troppo . Perché?? E’ semplice non si può dichiarare la sfiducia al governo Monti adesso quando già ahanno approvato i decreti sulla cedolare secca e dell’Imu e i versamenti che si andranno a pagare sono cifre astronomiche!!!. Significa che tutte le entrate extra natalizie dei cittadini sono nelle mani dello stato . Oggi non c’è più denaro che gira , e se il centrosinistra con Bersani, Vendola, Casini, e tutti quelli che vogliono affossare l’Italia facendo pagare imposte maggiore di quelle che la costituzione italiana prescrive, significa che gli onorevoli del centro sinistra non hanno capito che sta per mancare il piatto a tavola., da qui la guerra civile incolpando coloro che non ci sono . E’ facile dirlo, ma ci sono anche loro , anzi sono i principali artefici di uno scatafascio italiano . Non a caso le principali dichiarazioni dei leader politici del centro sinistra a favore del governo Monti hanno dato conferma che Silvio Berlusconi è stato raggirato e con lui tutti quelli cjhe stavano mangiando a Roma con il centro sinistra . basti pensare che mai nella storia italiana maggioranza e opposizione stanno sorreggendo un governo tecnico dove vi partecipano i lobbisti e i carrieristi della banche portando acqua soltanto al loro mulino . Avrebbero fatto bene a non parlare politici del centro sinistra perché adesso la frittata è stata fatta . Secondo un antico proverbio napoletano, che non sbaglia, recita e’ ccorn quiann spontano fann’ male , ma po’ servono pe magna’. Quindi è inutile che il centro sinistra, ma anche il centro destra si attagiano a paladini della vittoria perché tutti si sono messi le corne nei letti delle stanza della politica prima con uno e poi con l’altro perché la politica e un sostantivo femminile quindi si prostituisce al migliore offerente .
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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