Questa Amministrazione Comunale si trova a operare in un contesto storico molto complicato e delicato: infatti, dopo anni e anni di incuria e di negligenze, tutta la cittadinanza avverte l’ esigenza di una vera prospettiva per il futuro che, altrimenti, si preannuncia incerto e nebuloso. A mio avviso, tale prospettiva è prettamente legata alla vocazione del Territorio. In pratica, bisogna scommettere sulla reale vocazione, della Antica Capua puntando su un futuro che affondi le proprie radici in una storia plurimillenaria. E in questa ottica partiamo da una affermazione molto semplice: in loco abbiamo Monumenti e Siti che ci invidiano tante altre realtà. Inoltre, ogni giorno posiamo i piedi su quella che fu definita l’Altera Roma. Ma tutto ciò non basta in assenza di una politica locale che abbia lo scopo di tutelare e valorizzare l’ immenso Patrimonio Archeologico di cui disponiamo.
Detto questo, potrebbe sembrare un solito appello come se ne fanno tanti. Ma mi sia consentita una ulteriore riflessione: la salvaguardia e la valorizzazione dei Beni Archeologici e Architettonici della nostra Città hanno bisogno di qualche strumento amministrativo fondamentale. E, nel caso specifico, mi riferisco al Piano regolatore generale e a quello che regola il traffico cittadino. Altrimenti, il tutto si limiterebbe alle consuete buone intenzioni. In particolare, io credo che l’ Amministrazione e il Consiglio Comunale dovrebbero quantomeno analizzare il Piano regolatore che, non molti anni fa, fu stilato dal Professore Forte. So bene che si tratta di un documento in parte superato dagli eventi, ma potrebbe rappresentare una minima base di partenza per fare il punto della situazione. Non fosse altro che per quanto è costato alle casse comunali. E che mai fu portato alla attenzione del parlamentino cittadino sia durante la seconda Amministrazione di Enzo Iodice, sia durante i quattro anni di sciagurata Amministrazione Giudicianni . Eppure, il Piano regolatore del Professore Forte conteneva una serie di accorgimenti urbanistici finalizzati alla tutela dei Beni Culturali sammaritani. E questa sarebbe una seria riflessione da sviluppare; piuttosto che chiedere fondi faraonici ai vari ministeri che, con i tempi che corrono, non saranno mai erogati! Santa Maria Capua Vetere ha assoluto bisogno di un nuovo Prg dato che quello “ in vigore “ resta quello dell’ Ingegnere Merola del lontano 1983. In ulteriore mancanza di un Prg aggiornato è difficilissimo anche individuare le zone cittadine sottoposte o da sottoporre ai vincoli Archeologici e Architettonici. Al nuovo Piano regolatore dovrebbe essere abbinato anche un Piano traffico ex novo per rendere più fruibili i Siti e i Monumenti locali a partire dallo sconcio dell’ Arco Adriano. Fate una semplice prova: uscite dal casello autostradale di Santa Maria e vedete quanto tempo occorre per arrivare all’ Anfiteatro o al Mitreo…
Mario Tudisco Presidente Ass. Catabulum