La Gisec SpA, in merito alle dichiarazioni rese alla stampa ieri dal segretario generale della Fit-Cisl di Caserta, Rosario Cipollaro sulla vicenda del guasto all’impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere, ritiene doveroso fare alcune precisazioni.Innanzitutto, va smentito categoricamente quanto affermato da Cipollaro in merito al guasto della cabina principale Enel dello Stir. Secondo il sindacalista, infatti, la Gisec avrebbe avuto la possibilità di far ripartire l’impianto “noleggiando un altro generatore al ridicolo costo, considerati i ricavi, di 200 euro al giorno, o portando nello stabilimento un apparecchio simile da un sito di stoccaggio provvisorio delle eco-balle gestito sempre dalla Gisec nel vicino comune di Santa Maria la Fossa”.
Queste affermazioni sono destituite di ogni fondamento, in quanto va precisato subito che l’impianto Stir, a seguito del guasto alla centralina principale Enel, non poteva certo essere riavviato con un semplice gruppo elettrogeno con potenza appartenente ai generatori ordinariamente utilizzati in commercio. Inoltre, il gruppo elettrogeno presente sul sito di Santa Maria la Fossa ha una potenza di soli 60 kva. Di conseguenza, se ne fosse stato noleggiato uno simile, non sarebbe stato possibile nemmeno soddisfare l’illuminazione esterna dello Stir.Per permettere la piena funzionalità di tutti gli impianti elettrici, infatti, sarebbe stato necessario noleggiare un gruppo elettrogeno da 5000 kva, che è pari ad un motore diesel da 8000 cavalli. Tale apparecchiatura, però, è difficile da reperire sul mercato e non è presente in alcun sito gestito dalla Gisec né in altri siti limitrofi. Di conseguenza, appare palese che le dichiarazioni di Cipollaro, secondo cui sarebbe possibile alimentare l’impianto con il gruppo elettrogeno presente a Santa Maria La Fossa, sono prive di ogni credibilità.“Come abbiamo facilmente dimostrato – ha dichiarato l’amministratore unico della Gisec, Donato Madaro – le argomentazioni di Cipollaro sono destituite di ogni fondamento e non hanno nulla a che vedere con il corretto funzionamento tecnico dello Stir. In questo caso occorrerebbe maggiore senso di responsabilità anche rispetto a ciò che si dichiara ai mezzi di informazione, soprattutto da parte di chi ricopre incarichi importanti all’interno del sindacato”.