No al digestore, no al commissariamento. Il sindaco Biagio Di Muro, in una lettera inviata al presidente della giunta regionale Stefano Caldoro (e, per conoscenza, al presidente della Provincia Domenico Zinzi), ha espresso il fermo parere sfavorevole dell’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere alla nomina di un commissario straordinario per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica della frazione organica in città.
Tale parere – precisa Di Muro – si riferisce alla realizzazione stessa del digestore e non alla persona del commissario, individuato dalla Regione nel professore Carmine Gambardella, preside della facoltà di architettura di Aversa, per il quale il sindaco esprime “massima stima per le doti umane e professionali”.
Già con una delibera di giunta dello scorso 16 agosto, la maggioranza aveva espresso la ferma opposizione alla costruzione del digestore.
“Sarebbe – afferma Di Muro – l’ennesima ferita ai danni di un territorio già pesantemente martoriato. La relazione prodotta da una commissione di esperti appositamente nominata aveva evidenziato, con chiarezza, tutte le ragioni contrarie alla realizzazione di un altro impianto per il trattamento dei rifiuti a Santa Maria Capua Vetere. La struttura sorgerebbe nelle immediate vicinanze del centro abitato e a pochi metri dalla casa circondariale (che ospita quasi mille detenuti). E, per di più, in un’area su cui grava già la presenza dello Stir e della vicina discarica Maruzzella. Un digestore di tali dimensioni comporterebbe il trasporto di tonnellate di rifiuti organici, oltre tutto su gomma, con le ovvie e prevedibili conseguenze”.