Nel pomeriggio di ieri, in Casapulla (CE), via Orsi, la Squadra Mobile, nell’ambito delle consuete e continue attività di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, ha arrestato in flagranza del reato di cui all’art. 75 del D. Lg.vo 159/2011, perché violava le prescrizioni della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Recale (CE), emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (CE) il 18.9.2008, MENDITTI Alessandro, nato a Recale (CE) il 28.04.1973, ivi res., pluripregiudicato. In particolare, il MENDITTI Alessandro è stato intercettato da una pattuglia della Squadra Mobile mentre viaggiava in Casapulla (CE) a bordo di un motociclo, modello Beverly 500, di colore nero targato CJ 95231, guidato dal fratello MENDITTI Fabrizio, nato a Caserta il 4.071978, res. a Recale (CE), pluripregiudicato, a sua volta denunciato per guida senza patente. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso le locali camere di sicurezza, a disposizione dell’A.G. procedente, in attesa del rito direttissimo previsto per oggi. MENDITTI Alessandro annovera numerosi precedenti per furto, rapina, estorsione ed è stato più volte arrestato in flagranza di reato per detenzione e porto illegale di armi. Egli è figlio del più noto MENDITTI Francesco, alias “Franchino o macellaio”, cl. ’50, deceduto per cause naturali a Curti (CE) nell’ottobre 2010, capo indiscusso dell’omonimo clan, egemone nei comuni di Recale, Curti e San Prisco, prima contiguo all’organizzazione dei PICCOLO-QUAQQUARONI di Marcianis e, poi, nella seconda metà degli anni ’90, alleatosi con l’antagonista clan BELFORTE-MAZZACANE, insieme al quale preordinò anche il tentativo di omicidio di alcuni esponenti di spicco dei “QUAQQUARONI”, per il quale fu tratto in arresto.
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
email
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it