La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 5 luglio 2011

SANTA MARIA CV -SOLUZIONE TEMPORANEA PER GLI UFFICI GIUDIZIARI

“Obiettivo prioritario di questa amministrazione era e resta la permanenza degli uffici giudiziari nel centro storico di Santa Maria Capua Vetere”. Lo afferma il sindaco Biagio Di Muro a seguito delle dichiarazioni rese dagli esponenti della minoranza consiliare alla stampa.

“Il trasferimento della procura della Repubblica in via Mario Fiore, nonché del giudice di pace, degli uffici di sorveglianza e della polizia giudiziaria in via Spartaco nei pressi di via Galatina – spiega ancora Di Muro – derivano da decisioni in parte adottate già da tempo dalla precedente amministrazione e confermate da una delibera del commissario straordinario del 26 maggio scorso. L’urgenza di trovare una sistemazione agli uffici attualmente allocati nella caserma Mario Fiore, dettata anche dall’esigenza di non perdere fondi di notevole entità, ha condotto alla stipula dei due contratti preliminari, in data 28 giugno, con i proprietari degli immobili. Confermo che si tratta di una soluzione temporanea e che l’amministrazione comunale continuerà a lavorare per una sistemazione più consona e rispettosa della tradizione forense e giudiziaria sammaritana. Del resto – conclude il sindaco – la caserma Mario Fiore sarà interessata da lavori di ristrutturazione radicali proprio per consentirvi il trasferimento del tribunale civile, che pertanto resterà nel centro storico di quella che vuole continuare a chiamarsi ‘Città del Foro’ a dispetto di chi, evidentemente, preferirebbe regalare gli uffici giudiziari a Caserta”.