La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

domenica 26 dicembre 2010

SANTA MARIA CV - DAL BENESSERE ALLA POVERTA' RELEGATO IN UN BASSO

SANTA MARIA CAPUA VETERE = Questo che stiamo buttando giù non è un articolo o un servizio, ma un appello, un appello accorato a chi ha a cuore la sorte del prossimo, alle associazioni di assistenza, ai servizi sociali sia del comune che dell’ASL, alle associazioni parrocchiali, affinchè la comunità sammaritana dimostri fino in fondo la sua sensibilità e carità cristiana nei confronti di un nostro concittadino meno fortunato degli altri che vive in una condizione di estremo disagio. Condizioni di disagio aggravate dalle sue non perfette facoltà mentali che lo stanno trascinando verso un’autodistruzione che una società moderna e civile non può consentire.


Stiamo parlando di Domenico Sica, 66 anni, da una vita da tutti conosciuto e ben voluto proprio per quel suo carattere tranquillo e mansueto, con quei suoi due cani che dividono con lui quel poco di cibo che la carità della gente gli procura.

Ora Mimì è abbandonato in un basso nella centralissima piazzetta De Simone. In un porcile pieno di animali e di escrementi, con un puzzo insopportabile, senza nessun aiuto materiale, senza alcun riparo dal rigore dell’inverno e per giunta malato e solo al mondo.

La sua vita è uno strazio, fra sporcizia, cattivi odori ed animali di tutti i tipi che gli fanno compagnia in questo tugurio che divide con un’altra persona pure malandata.

Di loro nessuno si interessa se non qualche privato ed il parroco del Duomo che fanno l’impossibile per far vivere al povero Mimì un’esistenza degna di questo nome.

Ma delle istituzioni, nemmeno l’ombra. I servizi sociali comunali non intervengono (esistono in città, si fa per dire, solo per dare buoni natalizi e per curare un bacino elettorale di questo o quell’assessore), l’Asl nemmeno a parlarne e così numerose persone nelle stesse condizioni di Mimì vivono nell’indigenza più assoluta, nello squallore in attesa che qualche anima buona si ricordi di loro e gli offra un tozzo di pane ed una bevanda calda. Ma non è possibile, non è giusto che l’esistenza di nostri concittadini debba consumarsi nella più totale assenza di chi è preposto alla difesa e all’assistenza dei più deboli. E’ una vergogna che dovrebbe far arrossire i nostri politici che sanno solo riempirsi la bocca della parola sociale, senza poi tramutarla in un’azione utile per chi ha bisogno. Si dirà, Mimì è un soggetto difficile da gestire. D’accordo, ma esistono strutture specializzate, case famiglia che operano proprio su questi casi difficili e non vediamo perché il comune pronto a spendere migliaia di euro per cose inutili non possa spendere qualche cosa per questo nostro concittadino. Siamo a Natale, facciamo in modo che anche per Mimì sia un Natale di solidarietà e di recupero di una condizione umana che sta perdendo per l’incuria ed il menefreghismo delle istituzioni che lo ignorano insieme a tante altre persone meno fortunate delle altre.

Ed alcuni cittadini stanno approntando una denunzia contro ignoti per abbandono di incapace. Proprio per sollecitare le istituzioni ad uscire allo scoperto e ricercare sul territorio quei casi urgenti e necessari di aiuto.



ANTONIO TAGLIACOZZI