EUROSPIN- VOLEVANO INCASTRARE IL SINDACO IODICE, MA LUI SI E' DIMESSO

Sbalorditivo, sensazionale , ma nello stesso, con un pizzico di sarcasmo  è ciò che si apprende durante un processo della Dda di Napoli sull’ultima consilitura e su quella attuale del comune di Santa Maria Capua Vetere . Le due amministrazione comunali, sebbene distanti, sono legate da un cordone ombellicale quello delle concessioni edilizie . Ieri, al processo penale a carico di alcuni esponenti della Regione Campania, ha deposto l’architetto Telia Frattollillo che all’epoca e per un breve periodo di tempo, ha occupato il posto di capo ufficio tecnico al posto del suo precedessore. Il titolare del terreno un certo d’Amico a cui era stata concesso il provvedimento edilizio da parte dell’ex titolare dell’Ufficio tecnico del comune di Santa Maria Capua Vetere Maurizio Mazzotti  per certi versi fu soppresso  successivamente dall’architetto Telia Frattolillo sentito anche un parere legale dell’avvocato D’Angelo. Ma immediatamente dopo fu riconcesso, dal nuovo capo ufficio tecnico che fece costruire il supermercato in una zona dove era dichiarata" bianca" cioè non urbanistica  . Ecco svelato, davanti al collegio  presieduto dal Giudice Raffaello  Magi, il retroscena della costruzione  del supermercato a cui furono interessati personaggi politici sammaritani i cui nomi sono stati fatti nel corso dell’Udienza e sono Antonio Napoletano e Pasquale Labate. Non è escluso,  che dopo le domande eseguite proprio dal giudice Magi al teste Frattolillo, che i due dovranno comparire come testi insieme ai due dirigenti del comune capi dell’ufficio tecnico   Ingegnere Maurizio  Mazzotti e l’ingegnere Antonio  Ruberto. in quel periodo siamo in pieno diatriba politica quando Enzo Iodice  si dimise perchè aveva odorato qualcosa che non andava . Ma nell’udienza di ieri è stato accertato che vi è una continuità fra la vecchia e la nuova amministrazione comunale dovuta a numerosi saltibanchi , che rivestendo la carica di consigliere  e si atteggiavano ad essere personaggi politici di grido , ma in realtà erano soltanto personaggi che curavano affari illeciti all’interno del comune di Santa Maria Capua Vetere.