Il gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere non convalida il fermo , ma stila una ordinanza provvisoria che è stata inviata a Napoli perché non competente. Sarà il collega di Napoli invece a scrivere quella effettiva perché il reato previsto dall’articolo 7 ( metodo camorristico) rimane a carico del consigliere comunale Francesco Cecere . Ecco cosa è successo nella giornata di lunedì’ all’istituto penitenziario di Santa Maria Capua Vetere . Gli avvocati difensori Nicola Garofalo e Raffale Gaetano Crisileo sono già al lavoro per presentare istanza al riesame di Napoli, ma solo dopo che sarà notificata l’ordinanza a Francesco Cecere .
Ma intanto molti cittadini, in merito alle ultime vicende giudiziarie che hanno coinvolto il comune anche se in maniera astratta, si domandano cosa succederà in questo mese di dicembre poiché l’aria che si respira è quella identica agli anni delle inchieste della DDA di Napoli del 95 quando scattò l’operazione Spartacus 1 e 2.
Proprio per questi motivi molti consiglieri di Santa Maria Capua Vetere si agitano per mostrare quanto si fa di buono in città, ma è controproducente , perchè si aiutano sempre le stesse persone.
Fatto sta che qualche consigliere comunale ieri pomeriggio e in gran segreto è stato visto salire su uno studio di avvocato per delucidazioni su quanto sta accadendo .
Non è escluso che nuovi risvolti giudiziari potrebbero accadere in questo mese di dicembre e forse a Natale 2010 sarà ricordato per qualcuno in modo particolare. Troppe cose sono successe in questa città è ora di finirla perché sul territorio deve nascere nuovamente la sammarietanità.