La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 2 dicembre 2010

ORTA DI ATELLA - ACCUSATO DI RICETTAZIONE ASSOLTO DAL GIUDICE

Cesa. Accusato di ricettazione, arrestato per questo fatto, all’esito del processo è stato assolto. E’ questa il risultato del processo a carico di Giuseppe Copina, residente a Cesa ma originario di Aversa, conclusosi l’altra mattina dinanzi al Giudice Monocratico di Aversa dott. Picardi. Copina venne arrestato il 14 agosto del 2009 dai carabinieri di Orta di Atella nel mentre viaggiava a bordo di una Vespa Piaggio. Dagli accertamenti compiuti le forze dell’ordine verificarono che il telaio di questo ciclomotore era abbinato ad un altro motociclo, di differente tipo, risultato rubato. L’imputato, sin dalle prime battute dell’indagine, fornì il nome della persona da cui lo aveva acquistato. Ma tale indicazione non servì a scagionarlo subito dalle accuse mosse nei suoi confronti. Per cui dopo due giorni carcere, per molti mesi è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Sino ad arrivare al processo, quando il difensore dell’imputato, l’avvocato Enzo Guida ha chiesto ed ottenuto che fosse sentita la persona che aveva venduto la Vespa al Copina. Pertanto l’altra mattina è stato escusso il precedente proprietario il quale, non solo ha confermato di aver venduto la Vespa a Copina, ma anche chiarito la ragione per cui quel motociclo risultava rubato. Infatti dopo la cessione del ciclomotore all’imputato aveva presentato una altra denuncia, per un furto subito effettivamente relativamente ad un altro ciclomotore, un Piaggio Liberty, indicando erroneamente in denuncia il numero di telaio della Vespa che aveva venduto a Copina. Un errore, dunque, che ha fatto si che quella Vespa ceduta regolarmente all’imputato risultasse rubata. Un errore costato caro all’imputato, ma che poteva, già in fase di indagine, essere chiarito. Ora, incassata l’assoluzione, l’imputato si appresta a richiedere i danni per la detenzione, seppur breve, ingiustamente patita.