SANTA MARIA CAPUA VETERE = Finalmente ci siamo. Quello che restava dell’ex palazzo Mariotti è stato definitivamente spianato dalle ruspe e ben presto nell’area ad angolo fra via Mazzocchi e via Avezzana sarà costruito un nuovo immobile che riqualificherà e darà maggiore visibilità ad una zona della città quanto mai degradata. A distanza di oltre tre anni, quindi, la telenovela relativa alla vicenda dell’abbattimento e ricostruzione dell’ex Palazzo Mariotti si avvia a conclusione essendo state superate tutte le pastoie burocratiche che alla fine hanno permesso alla ditta di poter realizzare il progetto che avrà caratteristiche di funzionalità e modernità al servizio dell’intera città.
In precedenza, il TAR della Campania (Tribunale amministrativo regionale) accolse il ricorso presentato dalla società “GLD costruzioni” di Aversa, ditta proprietaria dell’immobile, contro la Soprintendenza ai beni culturali e alle belle arti di Napoli e Caserta, relativamente al blocco dei lavori di ristrutturazione del palazzo sottoposto a vincolo. Una vittoria per la ditta che, fra burocrazia, interferenze politiche, ordinanze e ricorsi alla magistratura ordinaria, sta combattendo dal 2007 per cercare di risolvere una intricata vicenda all’italiana che ha mandato in tilt tutto un quartiere del vecchio centro storico della città intasato da un rudere che rischiava di crollare da un momento all’altro.
La vicenda del cosiddetto “Palazzo Mariotti” ha inizio nel 2007 quando la “GLD costruzioni” presenta un progetto per l’abbattimento e la ristrutturazione dell’immobile ed inizia materialmente i lavori. Apriti cielo ! E’ un’opera che non s’ha da fare. Il palazzo è….. storico e, quindi, la Soprintendenza che fino ad allora non sapeva nemmeno l’esistenza dell’immobile, lo …vincola nonostante che il comune già avesse espresso tutti i pareri previsti dalla legge.
Blocco dei lavori, polemiche politiche, intervento di avvocati, ingegneri, della magistratura e quando sembrava che tutto poteva riprendere ed iniziò anche la demolizione, nuovo stop, denunzia per il proprietario e tutto bloccato con grave pericolo per la incolumità pubblica dal momento che le mura diroccate rischiavano di crollare sulla pubblica via. Tanto accanimento non si è visto né per l’operazione tabacchificio, né tantomeno per l’ex mulino Parisi per i quali alcuni parlavano di tutela in quanto i due immobili erano da considerare come archeologia industriale.
Poi, la sentenza del Tar, che mise ordine nella paradossale vicenda del cosiddetto “Palazzo Mariotti” ed ora la ripresa dei lavori che conferiranno all’angolo fra via Avezzana e via Mazzocchi quel decoro che da troppo tempo manca in un quartiere storico della città.
ANTONIO TAGLIACOZZI