La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 11 dicembre 2010

E’ NECESSARIO TORNARE ALLA VERA POLITICA DI GAETANO RAUSO


In un sistema democratico come il nostro è bene ricordare che la politica nasce come la più alta forma di carità, nella quale meglio si incarna l'etica del dono completo di sé per il raggiungimento del bene comune. Decidere di entrare in Politica è la nobilissima decisione di caricare sulle proprie spalle la responsabilità della propria comunità, sopportandone il peso, salvaguardandola dai pericoli, traghettandola in porti sicuri durante le tempeste, facendola crescere nella maniera migliore. In una parola Politica significa investire i propri talenti nella crescita di tutti, anche a scapito della propria. In questi ultimi tempi, sempre più prorompente, sta venendo fuori l’esigenza di moralizzare la Politica e di ritornare a percorrere la strada del pubblico interesse.

Dopo anni di corsa sfrenata per accaparrarsi il potere da parte di personaggi che hanno svilito il senso buono del fare politica, è necessario morigerare l’accesso alle cariche di responsabilità, sia a livello di Governo locale che a livello dello Stato centrale, in particolar modo nel Sud dell’Italia.

La distanza dalle realtà locali e la poca consapevolezza dei fatti e misfatti che in esse si consumano, hanno consentito che ai vertici locali dei partiti politici fossero posti personaggi che non incarnano lo spirito sano che deve muovere l’azione di chi amministra. L’azione di risanamento della Politica deve scaturire dalla creazione di partiti collegati sinergicamente al Popolo, che ne interpretino le esigenze e che esprimano amministratori onesti ed in grado di essere degni rappresentanti delle Sue istanze. L’assenza di questi principi basilari ha determinato il disastro economico, morale, sociale e culturale della nostra città e di tutta la Provincia di Caserta.

Dopo la vittoria, alle elezioni Regionali e Provinciali, si poteva pensare che il PdL, conscio del rigetto da parte del Popolo di quel modo di fare politica che aveva caratterizzato le amministrazioni di sinistra, avesse capito che era necessario intraprendere la strada del buon governo al fine di risollevare le sorti di una società decisamente allo sbando. Invece si è pensato a percorrere una strada che non va nell’interesse della collettività e di accaparrarsi un potere effimero rinnegando tutto quanto si era detto. Da parte di chi la Politica la sa fare, di chi ha sempre perseguito intenti collimanti con l’interesse della società, seppure con tante difficoltà, si stanno mettendo le basi per una rinascita della Provincia di Terra di Lavoro. Una Provincia allo sbando, in mano alla criminalità organizzata, con una disoccupazione dilagante ed oggetto di mire speculatorie di gruppi economici e di potere, ben individuati. Il futuro dei giovani è in serio pericolo; non vi sono prospettive occupazionali per chi termina il ciclo scolastico e tanta gente non è in grado di arrivare alla fine del mese. C’è bisogno di un progetto serio, preciso, che vada nella direzione del buon governo della Cosa Pubblica e che miri a fare uscire questo territorio dalla sabbie mobili in cui si dibatte. L’appoggio della popolazione è ormai decisamente ad appannaggio di chi saprà presentare un’alternativa seria di governo della città, rivolta alla riconquista di un benessere economico e sociale a vantaggio della sua popolazione. Non c’è necessità di addobbi natalizi effimeri e di cattivo gusto per avere consensi, c’è bisogno, invece, di pensare ai veri interessi della città. Il problema del Tribunale, della speculazione edilizia, della mancanza di prospettive occupazionali, il commercio che muore, la microcriminalità, la mancanza di sicurezza, le strade dissestate, le scuole inagibili.. Ecco ciò che interessa al Popolo. Ecco quello che dovrebbe essere l’interesse primario di chi amministra. Si pensa a promuover la nascita di parchi di divertimento o di autodromi, finanziati da chi?, lo sappiamo bene. Le attività industriali sono state, volutamente dismesse e non si è pensato, minimamente di rimpiazzarle al fine di creare occupazione e ricchezza nell’indotto che si sarebbe creato intorno ad esse. E’ giunto il momento che esca allo scoperto chi è veramente deciso ad opporsi al modo di governare che ha distrutto la nostra città e di mettere alla porta coloro i quali lo hanno fatto solo per il loro interesse o di quello dei loro amici; in tutti i modi!!!

Gaetano Rauso.