Oltre 2 milioni e mezzo di euro non dichiarati: questa la cifra accertata dalle Fiamme Gialle di Aversa, al termine di un’articolata verifica nel settore immobiliare ed in particolare nella vendita di appartamenti e box di nuova costruzione.
Durante l’attività ispettiva è stato appurato che la società sottoposta a verifica, operante nel settore immobiliare, ha costruito in Orta di Atella e successivamente alienato - negli anni dal 2005 al 2007 - 40 appartamenti e box, tutti, appunto, di nuova costruzione.
Il meccanismo artatamente messo in piedi per “frodare il fisco” prevedeva l’utilizzo del sistema del “prezzo simulato”. In sostanza, nell’atto di cessione dell’immobile, stipulato davanti ad un notaio, veniva dichiarato un prezzo nettamente inferiore rispetto a quello pagato dall’acquirente.
La tecnica utilizzata non è sfuggita all’occhio attento dei Finanzieri del Gruppo di Aversa, i quali hanno individuato l’illecito operato della società verificata attraverso il confronto di una serie di dati; in particolare è stato accertato come l’importo del mutuo erogato dall’istituto di credito al “cliente” fosse nettamente superiore alla somma da lui stesso liquidata per l’acquisto dell’appartamento e del box.
La successiva analisi della documentazione acquisita ha sostanzialmente confermato gli elementi emersi durante l’attività ispettiva, la quale si è conclusa con la contestazione a carico della società di oltre 2 milioni e mezzo di ricavi non dichiarati e iva dovuta per circa 120 mila euro.
Il rappresentante legale della società, nativo di Succivo ma residente a Sant’Arpino, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per falso in atto pubblico, dichiarazione fiscale fraudolente e falso in bilancio.