Il cinque in condotta ha il sapore di una decable.
Ho ascoltato con molto interesse la dichiarazione del Professor Masi durante una trasmissione radiofonica in auto mentre rincasavo a casa sui giovani studenti e il famoso 5 in condotta dove molte scuole hanno attuato come anche a santa Maria Capua Vetere qualcuno si è preso la cacarella quando ha visto la pagella ( fa anche rima ) .
Tutti sono d’accordo che oggi i giovani devono essere tartassati e inquadrati poichè le basi di educazione scolastica sono sempre più lontane. Ebbene , io sono convinto che la repressione scolastica nonva da nessuna parte , anzi tende a creare ( perchè nessuno lo vuole dire ) quella classe giovanile degli anni settanta che ha comunque cambiato il modo di agire dei giovani, perché oggi, purtroppo i giovani studenti sono sempre più attratti da una sindrome Berlusconiana e dal dio denaro che addirittura negli anni precedenti se vi era non era così importante come oggi . Non a caso i giovani studenti pensavano negli anni pregressi più ad un itinerario politico , attraverso movimenti studenteschi, e ad una condivisione di gruppi della sinistra , come dall’altra parte vi erano gruppi di destra che cercavano anche loro di avere un loro harem tanto da contrapporsi . bene oggi purtroppo è finita quella era che ha dato ai politici di oggi quella credibilità basata sul cambiamento radicale di una nazione e della politica che ha totalmente cambiato il modo di pensare ed agire . In sostanza i giovani di oggi non sono più attratti dalla politica anzi la tengono a distanza poichè il solo loro riferimento è il consumismo e il dio denaro che serve a portar avanti un discorso personale . Il Cinque in condotta non è certamente la cura per responsabilizzare gli studenti, anzi li tende ancor di più a contestare ciò che il governo si è prefissato di fare , dare una sterzata ai giovani studenti tali da farli ricredere e ritornare a studiare come una volta . ma nessuno sa che la repressione è sinonimo di violenza, di allontanamento dalla scuola di movimenti studenteschi tali da far ricomporre nei giovani quel senso di violenza che è stato debellato dalle forze dell’ordine su richiesta dei magistrati. La sinistra, che ormai è orfano di quel settore giovanile che tanto l’ha dato credibilità, desidera formare e quindi a tutti i costi quei movimenti studenteschi che anni fa sono stati il trampolino di lancio . Insomma stiamo assistendo ad una nuova e particolare nascita di gruppi che non sono come quelli nati negli anni settanta, ma gruppi di giovani che assomigliano sempre più ad associazioni a delinquere anche di stampo mafioso : E’ la fine .
Ho ascoltato con molto interesse la dichiarazione del Professor Masi durante una trasmissione radiofonica in auto mentre rincasavo a casa sui giovani studenti e il famoso 5 in condotta dove molte scuole hanno attuato come anche a santa Maria Capua Vetere qualcuno si è preso la cacarella quando ha visto la pagella ( fa anche rima ) .
Tutti sono d’accordo che oggi i giovani devono essere tartassati e inquadrati poichè le basi di educazione scolastica sono sempre più lontane. Ebbene , io sono convinto che la repressione scolastica nonva da nessuna parte , anzi tende a creare ( perchè nessuno lo vuole dire ) quella classe giovanile degli anni settanta che ha comunque cambiato il modo di agire dei giovani, perché oggi, purtroppo i giovani studenti sono sempre più attratti da una sindrome Berlusconiana e dal dio denaro che addirittura negli anni precedenti se vi era non era così importante come oggi . Non a caso i giovani studenti pensavano negli anni pregressi più ad un itinerario politico , attraverso movimenti studenteschi, e ad una condivisione di gruppi della sinistra , come dall’altra parte vi erano gruppi di destra che cercavano anche loro di avere un loro harem tanto da contrapporsi . bene oggi purtroppo è finita quella era che ha dato ai politici di oggi quella credibilità basata sul cambiamento radicale di una nazione e della politica che ha totalmente cambiato il modo di pensare ed agire . In sostanza i giovani di oggi non sono più attratti dalla politica anzi la tengono a distanza poichè il solo loro riferimento è il consumismo e il dio denaro che serve a portar avanti un discorso personale . Il Cinque in condotta non è certamente la cura per responsabilizzare gli studenti, anzi li tende ancor di più a contestare ciò che il governo si è prefissato di fare , dare una sterzata ai giovani studenti tali da farli ricredere e ritornare a studiare come una volta . ma nessuno sa che la repressione è sinonimo di violenza, di allontanamento dalla scuola di movimenti studenteschi tali da far ricomporre nei giovani quel senso di violenza che è stato debellato dalle forze dell’ordine su richiesta dei magistrati. La sinistra, che ormai è orfano di quel settore giovanile che tanto l’ha dato credibilità, desidera formare e quindi a tutti i costi quei movimenti studenteschi che anni fa sono stati il trampolino di lancio . Insomma stiamo assistendo ad una nuova e particolare nascita di gruppi che non sono come quelli nati negli anni settanta, ma gruppi di giovani che assomigliano sempre più ad associazioni a delinquere anche di stampo mafioso : E’ la fine .