Ennesimo colpo di scena al processo nei confronti di Vincenzo Marino, originario di Cesa, accusato di tentato omicidio e rapina, la cui udienza si è tenuta ieri dinanzi al Gup del Tribunale di S. Maria C.V..
Il processo si sta celebrando con il rito abbreviato e già all'udienza scorsa, dopo che il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna ad 8 anni di reclusione, c'era stato un primo elemento di sorpresa. Il Gup dott. Francesco Chiaromonte, dopo una lunga camera di consiglio, invece di emettere la sentenza, aveva deciso di riaggiornare il processo disponendo l'esame della persona offesa. Per cui il processo ieri mattina doveva servire proprio a questo.
La difesa dell'imputato, affidata agli avvocati penalisti Enzo Guida e Michele Angelo Basile, aveva sollevato, nel corso della discussione finale, una serie di dubbi sulla attendibilità della dichiarazione resa dalla vittima, insistendo per un giudizio di assoluzione dal delitto di rapina e per una esclusione del tentato omicidio con derubricazione in lesioni volontarie.
La difesa ha inoltro prodotto la cartella clinica della persona offesa ed una consulenza medico legale per dimostrare che mai c'è stato il pericolo di vita per la vittima.
Quest'ultimo dopo il suo esame, sottoposto alle domande del giudice e della difesa, non ha convinto del tutto il tribunale. Il giudice infatti ha deciso di acquisire i tabulati telefonici della vittima, per conoscere anche la sua esatta collocazione al momento dell'avvenuta aggressione.
Su questo punto, infatti, l'imputato ed i suoi difensori hanno sempre sostenuto che i fatti si siano svolti in altro luogo e che l'accusa di rapina è totalmente inventata. Il giudice, anche per saggiare l'attendibilità della persona offesa, dopo il suo esame, ha deciso di procedere all'acquisizione dei tabulati telefonici, aggiornando, in questo modo, il processo al prossimo 13 maggio.
Marino, 40 anni, incensurato e di professione muratore, è stato arrestato lo scorso 13 settembre per un episodio di rapina e tantato omicidio che si era verficato nella notte tra il 8 e il 9 settembre scorso. Secondo l'accusa, armato di un coltello, aveva rapinato un automobilista che transitava lungo l'arteria che collega S. Tammaro a Santa Maria Capua Vetere. Non pago della esigua somma di denaro, poco piu' di 100 euro, sottratta al malcapitato, sempre secondo la denuncia, avrebbe colpito ripetutamente all'addome la vittima, ricoverato, successivamente presso l'ospedale di S. Maria C.V. in prognosi riservata.
Il Marino si è sempre difeso escludendo la rapina e sostenendo che le ferite erano state dovute ad un litigio con l'uomo.