Giudicianni, anche se pessimo “puparo”, ha momentaneamente chiuso l’ennesima crisi in maggioranza e ad essere mortificata è stata, ancora una volta, come succede da circa due anni, la Città di S. Maria Capua Vetere. Con questo Sindaco, con questa maggioranza e l’assetto di giunta che si è data per uscire dalla crisi, di cui tutto può dirsi tranne che si tratti di un nuovo esecutivo, si è toccato il punto più basso di tutta la storia politica cittadina, che ha al governo pseudo politici solo attaccati alle loro poltrone ed affamati di potere alla stregua di lupi famelici.La democrazia per tali soggetti è un optional; oggi sono in maggioranza e amministrano la Città coloro che hanno perso le scorse elezioni amministrative; coloro che la Città di S. Maria Capua Vetere nei mesi di maggio e giugno del 2007 ha palesemente bocciato ed ora sono stati rimessi al posto che occupavano nella precedente e fallimentare amministrazione targata Iodice, al fine di consentire di portare avanti vecchi progetti che, più volte, anche prima delle elezioni la Città ha considerato, a dir poco, inidonei.Non si comprende, inoltre, di quale programma politico Giudicianni parli quando si riferisce all’azione amministrativa che intende portare avanti per i prossimi, a mio avviso bui, tre anni. Sicuramente non è il programma politico appartenente alla coalizione con la quale mi sono candidato, ma un ibrido, un programma non votato da alcun cittadino, ma appartenente solo ed esclusivamente a questi amministratori senza coerenza e senza dignità che, da veri irresponsabili e senza alcuna vergogna, hanno lasciato per circa quaranta giorni S. Maria Capua Vetere allo sbando, senza riunire una Giunta, mentre erano impegnati a spartirsi le poltrone o a mantenere le poltrone che fino ad oggi si erano conquistati.Si è assistito, come all’ultima seduta di question time, a vere e proprie scene di schizofrenia politica, che portano a ritenere che quella raggiunta sia un pax momentanea e, sempre a mio avviso, questa maggioranza tutto sarà tranne che granitica.Dopo due anni che ho cercato di portare avanti, sempre con coerenza, libero da condizionamenti esterni o da parte di altre persone, il mio pensiero politico, sicuramente anche sbagliando, ma sempre nell’interesse della collettività e della cittadinanza, per cui sono stato escluso da ogni tipo di partecipazione politica per quanto attiene la vita dell’amministrazione, ho definitivamente maturato la mia decisione di lasciare la maggioranza e dal prossimo Consiglio Comunale, come indipendente, siederò tra i banchi dell’opposizione.Lascio una maggioranza ribaltonistica, antidemocratica, scollegata dai problemi della Città, formata da personaggi che pensano solo a non “tornarsene a casa” e che oggi festeggiano (solo loro) sui giornali una ritrovata e granitica unità, mentre da due anni S. Maria Capua Vetere è nel baratro.Si potrebbe solo sperare in uno scatto di orgoglio e che questi soggetti, con in capo il “loro” Sindaco, rassegnino le dimissioni; sarebbe l’unico gesto dignitoso e di amore verso la Città, ma come i fatti hanno dimostrato queste persone non hanno dignità, sono prive di coerenza e l’unico amore che provano è quello per loro stessi. Saranno altri tre anni tristissimi e di oscurantismo; S. Maria Capua Vetere deve resistere e trascorso tale periodo far sparire definitivamente, con il voto democratico, queste persone dallo scenario politico cittadino.
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La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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