Ritornano
gli incapaci e i banditi che hanno impoverito la città in questi ultimi venti
anni vanificando e distruggendo tutto quello che di buono era stato costruito
nei quarant’anni precedenti. Nelle file del candidato sindaco Mirra
s’intravedono molti volti noti a palazzo Lucarelli. Anche Mirra ha firmato la
sua presenza, come assessore del sindaco IODICE, a cui dobbiamo la
nascita e il disastro economico della STU, la famigerata società di
trasformazione urbana che ha bruciato centinaia di milioni di euro di soldi
pubblici che ora noi cittadini siamo chiamati a pagare. Per non dimenticare,
sempre a IODICE e alla sua giunta dobbiamo quella nauseabonda struttura,
CDR che ci ha avvelenato l’aria, le falde acquifere e il terreno circostante prima che venisse
trasformata nello STIR. Vogliamo parlare dell’ex S. Teresa? La stessa giunta ha
iniziato dei lavori per la riqualificazione spendendo diverse centinaia di
migliaia di euro e poi ha abbandonato il tutto per motivi che non sono mai
stati completamente chiariti. La stessa cosa con il palazzetto dello sport
(assessore Gino Maio), un'altra dolorosa e costosissima incompiuta.
Ancora non sono stati chiariti i motivi della perdita della facoltà di
Psicologia che era stata affidata alla nostra città e che avrebbe portato circa
ottomila studenti con i prevedibili benefici economici, ma non è finita qui,
c’è dell’altro, molto altro che nelle prossime puntate vi
riveleremo.
IL GLADIATORE
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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