La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 8 luglio 2015

DIANA-GATE - LA STORIA CI INSEGNA PERCHE' NICOLA DI MURO SUBI' UN PROCESSO MEDIATICO ? SERVIVA A FAR ENTRARE I CASALESI A CASERTA E SANTA MARIA CV

Non c’è che dire a distanza di quasi 24 anni, fra poco avrebbero festeggiato “ le dichiarazioni d’argento”,  si scopre che ,chi aveva predicato , ed in questo caso il prima senatore e poi onorevole Lorenzo Diana ,  indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, negli anni avvenire aveva  razzolato  male . L’articolo del 1991 a firma di Michele De Simone e la smentita del presidente antimafia senatore  Gerardo Chiaromonte pubblicato sul Mattino, la dice lunga su  come i personaggi politici  della prima repubblica del governo , hanno subito un processo mediatico come del resto , e chiedo scusa  se lo cito, ma   il suo caso è emblematico nella storia della politica italiana  , Don Nicola Di  Muro ha pagato ingiustamente.
Lorenzo Diana all’epoca segretario  provinciale di  Caserta del partito comunista italiano , addirittura per far fronte alle diverse esigenze di una pseudo interrogazione parlamentare  dell’ex senatore del pci Ferdinando Imposimato che attaccava non solo politicamente , ma dal punto di vista personale l’ex patron dc, convocava una conferenza stampa nella sede del partito a via Maielli, per esternare alcune dichiarazioni proprio in merito ad alcuni fatti ed episodi accaduti nella provincia di Caserta e soprattutto a Caserta e Santa Maria Capua Vetere. 
Preferiamo farle leggere direttamente dall’articolo che pubblichiamo in fotocopia affianco al post perché sono certamente da prendere in considerazioni come d’altra parte anche le smentite del presidente antimafia senatore Gerardo Chiaromonte   che dichiarava, proprio in merito ad una visita a Caserta della commissione per dar torto o ragione al senatore Imposimato, di non aver mai effettuato incontri a Caserta.
Ma allora una domanda sorge spontanea per dirla alla Lubrano . “ Il movimento mediatico, per lo più avanzato da diversi personaggi politici di quell’epoca che desideravano distruggere la prima repubblica, doveva servire a far entrare in alcune città come Caserta e Santa Maria Capua Vetere quella lobbie camorristica e casalese in modo da purificarsi e pensare ai business miliardari pronti da pappare , per lo più benedetti da personaggi che oggi  sono finiti sotto inchiesta.
 Il procuratore della repubblica Corrado Lembo  avanzò, in una conferenza stampa presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere , una considerazione sulla città di Santa Maria Capua Vetere definendola come la cucina dei casalesi . In sostanza desiderava affermare che la città di Santa Maria Capua Vetere  era come una lavanderia per le associazioni criminali del clan dei casalesi che si appoggiavano anche a gruppi di Santa Maria Capua Vetere , considerata  la manovalanza della città.  Ma tutto questo non si poteva eseguire senza l’operatività di professionisti affermati come avvocati tributario , commercialisti , ragionieri .
In questa lobbie c’erano anche i fratelli Mastrominico , per giunta condannati a sei anni di reclusione insieme al sindaco  di Villa Literno Enrico Fabozzi .  
 Insomma oggi , se scriviamo queste cose non desideriamo essere ne osannati , ne considerati strilloni ,. Ma desideriamo fare piena luce su un fatto di storia giudiziaria , politica e culturale che ha visto al centro di numerose polemiche personaggi politici di parte avversa che oggi se affermassero le stesse cose dette all’epoca , l’opinione pubblica gli avrebbe riso in faccia o gli avrebbe buttato i pomodori in faccia .

 Scusate se è poco , ma mi sono stancato .