La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 23 luglio 2015

OPERAZIONE MEDEA - NESSUNO FACCIA IL PURITANO PERCHE' ALTRI NOMI POSSONO USCIRE ANCORA FUORI - PER ADESSO I PERSONAGGI POLITICI DI TUTTI I PARTITI FACCIANO SILENZIO PERCHE' E' MEGLIO TUTT

Dopo l'operazione giudiziaria si pensa adesso agli equilibri politici . Si entra oggi  nella fase 2 e cioè quella della credibilità. Il popolo, dopo aver assistito incredulo alla seconda puntata dell’operazione Medea e criticato con parole molte grosse i personaggi politici coinvolti  Il 13 luglio 2015 e del 20 luglio 2015, medita sugli indirizzi di carattere giudiziario che potranno esserci nei prossimi mesi . Intanto i  personaggi politici coinvolti nell’Operazione Medea certamente non sono soltanto quelli che sono  usciti sui giornali , come del resto funzionari ed impiegati , ma sono tutti i politici regionali provinciali ,comunali  , deputati e senatori  “che anche di striscio” con una telefonata,  intercettazione ambientale  o un colloquio proforme, hanno avuti contatti con i quattro personaggi basilari a cui è contestato il reato di associazione mafiosa e corrispondono ai nomi di Giuseppe Fontana , Bartolomeo Piccolo , Luciano Licenza e Vincenzo Pellegrino.
Non a caso il capo di imputazione numero 1 dell’ordinanza di custodia cautelare dell’operazione Medea è stato un chiaro segnale che ha consentito di eseguire il proseguio di una inchiesta che sembra non fermarsi qui . Ciò significa  che se c’è stata una ordinanza a cui sono stati  interessati 13 persone di circa 300 pagine , significa che la richiesta di arresto dei magistrati della DDA di Napoli  Dottor Alessandro D’Alessio , Maurizio Giordano, Luigi Landolfi  ed altri  è stata  di gran lunga superiore a quella redatta dal gip del Tribunale di Napoli Egle Pilla.  Guarda caso sono tutti magistrati che negli anni addietro hanno operato nella provincia di Caserta   presso la procura della repubblica di santa Maria Capua Vetere e nel tribunale di piazza Falcone e Borsellino nella città sammaritana .
 La conferma si è avuta lunedì mattina quando è scattata l’operazione alle 7 di mattina in tre centri della provincia fra cui anche Santa Maria Capua Vetere .
 I quattro  indagati dell'ordinanza Medea a cui è contestato il retao di associazione camorristica  avevano accesso libero in tutti i comuni , la provincia , e soprattutto la Regione dove addirittura decidevano chi doveva lavorare . A questo ci aggiungiamo altri uffici della pubblica amministrazione , ed organismi istituzionali come le forze dell’ordine.
 Quindi è importante capire quali sono i risvolti giudiziari che ci saranno perché una cosa è certa il capo di imputazione nasce a Casapesenna centro di Michele Zagaria   e quindi di regola dovrebbe essere il tribunale di Napoli Nord ad eseguire i processi .