Dopo l'operazione giudiziaria si pensa adesso agli equilibri politici . Si entra
oggi nella fase 2 e cioè quella della
credibilità. Il popolo, dopo aver assistito incredulo alla seconda puntata
dell’operazione Medea e criticato con parole molte grosse i personaggi politici
coinvolti Il 13 luglio 2015 e del 20
luglio 2015, medita sugli indirizzi di carattere giudiziario che potranno
esserci nei prossimi mesi . Intanto i personaggi politici coinvolti nell’Operazione
Medea certamente non sono soltanto quelli che sono usciti sui giornali , come del resto
funzionari ed impiegati , ma sono tutti i politici regionali provinciali
,comunali , deputati e senatori “che
anche di striscio” con una telefonata,
intercettazione ambientale o un
colloquio proforme, hanno avuti contatti con i quattro personaggi basilari a
cui è contestato il reato di associazione mafiosa e corrispondono ai nomi di
Giuseppe Fontana , Bartolomeo Piccolo , Luciano Licenza e Vincenzo Pellegrino.
Non a caso
il capo di imputazione numero 1 dell’ordinanza di custodia cautelare
dell’operazione Medea è stato un chiaro segnale che ha consentito di eseguire
il proseguio di una inchiesta che sembra non fermarsi qui . Ciò significa che se c’è stata una ordinanza a cui sono
stati interessati 13 persone di circa
300 pagine , significa che la richiesta di arresto dei magistrati della DDA di
Napoli Dottor Alessandro D’Alessio ,
Maurizio Giordano, Luigi Landolfi ed altri è
stata di gran lunga superiore a quella
redatta dal gip del Tribunale di Napoli Egle Pilla. Guarda caso sono tutti magistrati che negli
anni addietro hanno operato nella provincia di Caserta presso la procura della repubblica di santa
Maria Capua Vetere e nel tribunale di piazza Falcone e Borsellino nella città
sammaritana .
La conferma si è avuta lunedì mattina quando è
scattata l’operazione alle 7 di mattina in tre centri della provincia fra cui
anche Santa Maria Capua Vetere .
I quattro indagati dell'ordinanza Medea a cui è contestato il retao di associazione camorristica avevano accesso libero in
tutti i comuni , la provincia , e soprattutto la Regione dove addirittura
decidevano chi doveva lavorare . A questo ci aggiungiamo altri uffici della
pubblica amministrazione , ed organismi istituzionali come le forze
dell’ordine.
Quindi è importante capire quali sono i
risvolti giudiziari che ci saranno perché una cosa è certa il capo di
imputazione nasce a Casapesenna centro di Michele Zagaria e
quindi di regola dovrebbe essere il tribunale di Napoli Nord ad eseguire i
processi .