VORREI CHE QUESTO POST LO LEGGESSERO
CHI OPERA IN ITALIA SECONDO LE NORMATIVE VIGENTI
Non desidero prendere posizioni a
fare di uno o dell’altro, ma l’episodio avvenuto in un tribunale di giustizia
la dice lunga su come si stanno affrontando situazioni e questioni inerenti al
normale lavoro quotidiano di imprenditori, cittadini normali, tutori dell’ordine e soprattutto della giustizia, dove in un tourbillon pieno
di documenti giustificativi alla norme che regolano il normale andamento della
nazione, succedono episodi e fatti molto spesso di carattere pschiatrico.
Al di la’ del fatto prettamente
criminale , che sta ai tutori della giustizia accertare e sentenziare ciò che
avvenuto, non si può non analizzare ciò che è successo e quali sono le ragioni
per le quali il singolo cittadino e sottolineo il singolo cittadino, può in un
momento di rabbia consumare fatti e episodi a dir poco criminali.
La certezza di ciò è suffragata anche da un’altro
episodio singolo avvenuto ieri
mattina in un centro a pochi passi della
città di Caserta dove un imprenditore ha
sparato ad un altro cittadino perché non lo aveva pagato . Un somma irrisoria
1800 euro per un lavoro eseguito.
Ecco la focalizzazione di questi episodi ,
anche se avvenuti in luoghi diversi, hanno centrato quello che è il vero
problema “IL TORTO”, positivo e
negativo si intende , che molto spesso viene vendicato attraverso
una operazione personale da vero paese di sceriffi e banditi del 1800.
Purtroppo nella maggioranza dei
casi “ il reato o torto” secondo le
norme che regolano la giustizia italiana
devono essere prima consumati o
addirittura tentati per procedere ad una inchiesta giudiziaria penale ,
amministrativa o civile, perché la prevenzione , parola molto grossa non esiste,
anzi è un termine molto scomodo per chi fa questo mestiere l’inquisitore , il
giudice , il tutore dell’ordine e soprattutto il cittadino normale che giornalmente
si affaccia giorno per giorno ad una realtà completamente diversa.
I politici, tutti, questa parola la usano per
gettare fumo negli occhi . Poche sono oggi le normative che regolano la
prevenzione.
Così se
un cittadino giunge in un ufficio pubblico dopo che ha ricevuto un
avviso una cartella esattoriale e si rivolge ad un dipendente della pubblica
amministrazione dopo aver dato una spiegazione plausibile agli interessati,
questi lo apostrofa con vocaboli non
consoni o addirittura lo minaccia di intimidazione il dipendente o giudice questi commette un atto criminale.
Così se un impiegato constatato qualche
episodio del genere chiede o denuncia per sua sicurezza e di quelli altri dipendenti
un intervento dei tutori dell’ordine all’interno
del luogo di lavoro, questi viene trasferito, non si sa per quale motivo, in altre stanze con un lavoro pieno di carte
come nel film di Mario Monicelli interpretato da Alberto Sordi “Un Borghese piccolo piccolo” .
Così se un giornalista racconta ciò che è
stato scritto su un provvedimento giudiziario o affermato nelle udienze
dibattimentali e nelle sentenze , perché sono in nome del popolo Italiano, viene
bersagliato come scomodo e giù querele a go go.
Molto spesso chi è imputato ha
ricevuto un torto e il torto si tramuta in vittima .
La prevenzione si sa è un termine
astratto , mentre il fatto accaduto è un episodio concreto e quest’ultimo si
preferisce al primo.