“Il Matese e,
in generale l’Alto Casertano, è una zona sana, che non presenta problemi di
inquinamento”. A dichiararlo è stato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, intervenuto oggi presso
la sede del Comune di Alife nel corso di un incontro con gli operatori del
comparto agricolo dell’Alto Casertano e con gli amministratori locali per
esaminare le criticità del settore a seguito della vicenda della “Terra dei
Fuochi”. Accanto al presidente Zinzi, l’assessore provinciale all’Agricoltura, Stefano Giaquinto, e il sindaco di
Alife, Giuseppe Avecone. In platea,
il sindaco di Dragoni, Silvio Lavornia,
il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo
Cantelmo, il sindaco di Pratella, Domenico
Scuncio, il sindaco di Tora e Piccilli, Angelo De Simone, il sindaco di San Potito Sannitico, Francesco Imperadore, il vicesindaco di
Sant’Angelo d’Alife, Michele Caporaso,
l’assessore alla Sanità del Comune di Piedimonte Matese, Marcellino Iannotta, il presidente provinciale di Confagricoltura, Raffaele Puoti, il presidente del Consorzio di bonifica Sannio Alifano, Piero Cappella, il dirigente del
Settore Agricoltura della Provincia, Ciro
Costagliola, e diversi operatori del comparto agricolo e dell’allevamento.
“Il problema
della Terra dei Fuochi e dell’inquinamento dei suoli e delle acque causato
dall’interramento di rifiuti tossici da parte della criminalità organizzata –
ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – esiste ed è molto grave. Tuttavia, le conseguenze
di una generalizzazione eccessiva e indiscriminata hanno finito per penalizzare
gravemente l’economia dell’intera provincia di Caserta, con particolare
riferimento all’agricoltura, che costituisce una buona fetta del pil del nostro
territorio e, in special modo, dell’Alto Casertano e del Matese. Stiamo girando
la provincia in lungo e in largo per confrontarci con tutti i rappresentanti
delle istituzioni locali e delle realtà produttive del comparto agricolo e
dell’allevamento, per ascoltare le voci del territorio e realizzare insieme
strategie comuni per superare questo grave momento, che vede un calo
vertiginoso nella vendita dei nostri prodotti”.
Per il
Presidente Zinzi, non va affatto “sottovalutato il problema della Terra dei
Fuochi, ma bisogna evitare gli allarmi eccessivi e le generalizzazioni.
Dobbiamo lottare tutti insieme per le bonifiche dei terreni inquinati, ma,
contestualmente, vanno salvaguardati i prodotti della stragrande maggioranza
dei terreni salubri della nostra provincia, che danno frutti eccezionali e
unici. Inoltre – ha aggiunto Zinzi –
dobbiamo insistere nell’attività di prevenzione e di repressione nei confronti
di quei cittadini che abbandonano i rifiuti alle periferie delle nostre città,
provocando quegli odiosi roghi che hanno attaccato addosso alla nostra terra
l’infame marchio di Terra dei Fuochi. In questo senso, le Gav (Guardie
ambientali volontarie) istituite dalla Provincia ed utilizzate da molti Comuni
possono essere un ottimo strumento di prevenzione e repressione, in quanto
agiscono a supporto di tutte le forze di polizia”.
“La nostra –
ha dichiarato l’assessore provinciale all’Agricoltura, Stefano Giaquinto – è una battaglia contro l’abbandono dei rifiuti
e contro i veleni che distruggono i nostri territori. Al fianco degli
amministratori locali e delle associazioni di categoria vogliamo intraprendere
tutte le iniziative utili a far sì che questo territorio possa riscattarsi,
tornando ad essere Terra di Lavoro e non più Terra dei Fuochi. Dobbiamo capire
che bisogna battersi tutti uniti per la riscossa dell’intera provincia e della
Regione Campania. Solo insieme riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”.