Piedimonte Matese: Scoperte dai Carabinieri piante di marijuana coltivate
su un fondo demaniale. Sotto sequestro oltre cinque chilogrammi di
stupefacenti. Denunciate anche quattro persone per reati vari. Nel corso di una operazione
predisposta dalla Compagnia Carabinieri di Piedimonte Matese, al comando del
Capitano Salvatore Vitiello, sono state scoperte e sottoposte a sequestro
piante di marijuana coltivate su un fondo demaniale, mentre quattro persone
sono state denunciate per reati che vanno dalla truffa all’appropriazione
indebita, dai maltrattamenti in famiglia all’inosservanza di provvedimenti
emessi dall’Autorità Giudiziaria. A Ciorlano, in località Santo Stefano, nei
pressi di un ruscello, i militari della Stazione di Prata Sannita, hanno
rinvenuto ed estirpato alcune piante di marijuana dell’altezza di circa un
metro e mezzo, coltivate all’interno di un’area demaniale protetta, ricadente
nel Parco Regionale del Matese. Il peso complessivo dello stupefacente
sottoposto a sequestro e di oltre cinque chilogrammi. I militari ora sono
impegnati in una ulteriore attività d’indagine tesa ad identificare gli
eventuali responsabili della coltivazione. E’ molto probabile che lo
stupefacente una volta essiccato sarebbe stato destinato all’attività di
spaccio nelle zone del centro cittadino di Piedimonte Matese ed altri comuni
dell’Alto Casertano. Tra luglio e agosto, le operazioni antidroga dei
Carabinieri di Piedimonte Matese hanno portato all’arresto di cinque
spacciatori, alla denuncia di una decina di giovani e al sequestro di numerose
dosi di marijuana, eroina e cocaina. Altre piante di marijuana furono rinvenute
e sottoposte a sequestro proprio in un giardino pubblico nel centro di
Piedimonte Matese alcune settimane fà. Nel corso delle operazioni, a Piedimonte
Matese, un 50enne, è finito nei guai per truffa e appropriazione indebita.
Secondo quanto accertato dai militari della locale Stazione, l’uomo, dopo aver
ricevuto in prova un’autovettura usata,
se ne impossessava illecitamente, versando solo una parte della somma di denaro
pattuita. Ancora per truffa e insolvenza fraudolenta, a Piedimonte Matese, è
finito nei guai un 55enne, il quale con artifizi e raggiri otteneva per la
propria attività commerciale, la fornitura di prodotti per animali, per un
importo di oltre cinquemila euro, senza mai versare la somma dovuta ad un altro
commerciante del posto. Sempre a Piedimonte Matese, un 41enne del luogo, è
stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, in quanto per futili motivi,
abusando di bevande alcoliche, in più circostanze minacciava di morte e
aggrediva, anche alla presenza dei figli minori, la giovane moglie. Infine ad
Alife, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 40enne del posto
per inosservanza ai provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria poiché non
ha ottemperato alle prescrizioni di una misura cautelare cui è sottoposto per
reati contro la persona ed il patrimonio.
In Caserta, i Carabinieri del Nucleo
Operativo e Radiomobile della locale Compagniahanno arrestato in flagranza, per
il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, il cittadino
albaneseGojartQylhanxhiu, classe
1979, domiciliato a S. Felice a Cancello. Nella circostanza una
pattuglia di Carabinieri motociclisti, mentre transitavano in viale delle Industrie,
di questo centro,sono stati fermati da una donna bulgara in evidentein stato di
alterazione psicofisica, che con qualche difficoltà denunciava di essere
costretta a svolgere l’attività di meretricio da parte dell’odierno arrestato.
Inoltre la stessa riferiva che l’uomo stava per arrivare e che le avrebbe
sicuramente fatto del male. A tale richiesta i Carabinieri hanno subito
soccorso la donna ed atteso l’arrivo dell’uomo che non è mancato
all’appuntamento. Sul posto, naturalmente, non ha trovato la bulgara dalla
quale avrebbe preteso il versamento delle somme guadagnate prostituendosi, ma
la pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile di Caserta che lo ha arrestato
e accompagnato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.Gli
ulteriori accertamenti svolti nell’immediato hanno consentito di confermare le
accuse mosse dalla vittima e il Gojart è stato posto a disposizione della
competente Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto. La donna,
invece, è stata affidata ad un centro dove potrà ricevere le cure necessarie.