La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 13 febbraio 2009

Truffa compagnia assicurativa e concessionaria il giudice lo condanna a due anni e mesi di reclusione

Aveva truffato contemporaneamente la compagnia assicurativa e la concessionaria. Con una condotta complessiva Giuseppe Cantile, 35 anni, ha intascanto il prezzo di vendità dell'autovettura, in precedenza denunciata oggetto di furto, ottenendo pure il ristoro dei danni quindi dalla compagnia. Per questa ragione, scoperta la truffa, l'Assicurazione Aurora aveva presentato una denuncia alla PRocura della Repubblica. Ma anche la concessionaria Mi.Da.Cars, a cui Cantile aveva ceduto in permuta l'autovettura, si era rivolta alla magistratura. Di conseguenza la vicenda è giunta dinanzi al Giudice Monocratico di Aversa, dott. Picardi, che alla fine del dibattimento, ha inflitto una pesante condanna. Il verdetto finale è stato di 2 anni e 3 mesi di reclusione, oltre al pagamento dei danni in favore sia della compagnia assicurativa Aurora, difesa dall'avvocato Andrea Della Pietra, sia della concessionaria Mi.Da.Cars, assistita dall'avvocato Enzo Guida.
Cantile, secondo quanto è stato stato ricostruito denunciò il furto della sua autovettura una Pegeuot modello 307. PEr questo ottenne il rimborso da parte della compagnia assicurativa. Dopo aver intascato questi soldi, l'auto fu ritrovata. In tal caso nasceva l'obbligo per l'imputato di avvisare la compagnia assicurativa del ritrovamento, poiché l'auto diveniva automaticamente di proprietà di questa. Cantile, invece, non fece tutto ciò, anzi denunciò lo smarrimento dei documenti dell'auto, in modo da reimmatricolarla. Compiuta questa operazione, diede l'autovettura in permuta alla concessionaria Mi.Da.Cars. Attivate le indagini l'autovettura fu sequestrata, con un danno doppio, sia per l'assicurazione che per la concessionaria. Ieri la sentenza di condanna che ha definito il processo con una pesante sanzione a carico di Cantile.

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